Dopo la cover con la gobba arriva la rabbia degli utenti: Apple spamma, questa l’accusa che corre in diversi commenti sui social. Tutto ha inizio a causa di una nuova pubblicità di iPhone 6s che appare in automatico non appena l’utente lancia l’app App Store sul proprio dispositivo. Lo spot naturalmente è su misura: viene visualizzato a tutta pagina solo sugli schermi di chi non possiede ancora un iPhone 6s, quindi ad essere colpiti dallo spot sono tutti i possessori di iPhone delle generazioni precedenti a quella attuale.
L’accusa che Apple spamma è dovuta al fatto che mai prima d’ora si era visto un spot a tutta pagina all’apertura di App Store. In passato spesso si sono visti banner e altre pubblicità ma tutte richiedevano un tap da parte dell’utente. Questa volta invece Cupertino spinge forte sulla visibilità: lo schermo è occupato per intero e il tap invece questa volta è richiesto per chiudere l’advertising e proseguire con quello che l’utente intendeva fare.
In calce in questo articolo riportiamo la schermata pubblicitaria di iPhone 6s in Italiano, la stessa che in USA e Regno Unito ha già portato all’accusa che Apple spamma. Sono mostrati due link che portano al sito web di Apple per ottenere ulteriori informazioni e anche un altro link per l’acquisto che porta invece all’app Apple Store per l’ordinazione.
In effetti lo spot è leggermente invasivo ma, almeno secondo chi scrive, l’accusa sembra sproporzionata alla mossa non felicissima da parte di Cupertino. Il nodo centrale è forse un altro: Apple si è sempre mossa e ha compiuto scelte controtendenza, spesso anticipando tecnologie e mode, proponendo design, prodotti ed ecosistemi curatissimi. Questo ha creato legioni di fan sfegatati, pronti a ogni novità in arrivo dalla Mela ma anche velocissimi nel criticare prodotti e scelte che sembrano in contrasto con quella che è ritenuta essere la tradizione di Cupertino.