Apple avrebbe abbastanza denaro liquido per comprarsi Hewlett-Packard, Dell, Nokia, Yahoo, Sprint Nextel e Rim e non stiamo dicendo ciascuna di queste società, ma tutte messe insieme. Il dato, incredibile, deriva da una semplice analisi compiuta sulla liquidità di cassa che Cupertino ha maniacalmente accumulato nel corso degli ultimi anni fino a toccare la soglia di 117,22 miliardi di dollari denunciati nell’ultimo bilancio.
Se la possibilità di portarsi a casa sei delle delle più importanti società di tecnologia al mondo senza fare un dollaro, o quasi, di debito non fosse sufficiente a dare una tangibile e concreta dimostrazione dei muscoli di Cupertino, forse potrebbe essere più convincente il fatto che, come nota il Wall Street Journal, solo 19 aziende dello Standard&Poors 500, ovvero il paniere delle aziende americane a maggior capitalizzazione, hanno un valore azionario superiore alla liquidità di Apple.
Che cosa Cupertino possa farsene di tutti questi soldi in denaro liquido e investimenti a breve termine, nessuno lo sa. Quel che è certo è che superata l’era Jobs che ha coltivato personalmente questo assetto, ora Cook ha iniziato un processo di riduzione della montagna di denaro in quanto «ne abbiamo più di quanto ci serve», ha detto recentemente il CEO. Oltre al pagamento di dividendi, Apple ha anche iniziato un programma di buyback: 10 miliardi di dollari saranno investiti già dal prossimo trimestre in acquisti di azioni Apple.