Se già negli USA l’idea che sta alla base della Apple SIM, una scheda universale grazie alla quale gli utenti potranno attivare e disattivare i piani mobili per iPad, fatica a farsi largo, in Europa potrebbe essere un totale fallimento. Questo quello che sostiene il Wall Street Journal in un articolo pubblicato oggi, al termine di un giro di opinioni con i principali operatori del vecchio continente.
Nel Regno Unito, ad esempio, Vodafone ha già dichiarato che metterà in vendita iPad Air 2 solo con le proprie schede SIM dati. Sempre in UK, 02 e Three, due tra gli operatori più popolari nel Regno Unito, hanno preferito non commentare la possibilità di distribuire la SIM universale di Apple. Non va meglio in Francia, dove Orange ha citato non precisati problemi di sicurezza alla base del mancato accordo con Apple. Se si sposta lo sguardo in Germania, il panorama di operatori aderenti ad Apple SIM è inesistente. Deutsche Telekom non ha firmato per unirsi al servizio e non ha nemmeno commentato sulla questione. La spagnola Telefónica, un colosso mondiale che controlla numerosi operatori mobili in tutto il mondo, specie in Sud America, al momento sembra essere indecisa: da un lato vorrebbe cedere all’accordo, ma dall’altro preferirebbe mantenere un collegamento diretto con i propri clienti.
Come accennato i dolori per Apple non arrivano solo dal Vecchio Continente, dove oggi solo EE (che pure è il maggior operatore locale, visto che conta sull’eredità di Orange e T-Mobile) ha dato il suo sì all’operazione, ma anche negli USA. Sul terreno di casa, Apple ha sì l’appoggio di AT&T, ma l’adesione è solo formale visto che il cliente che sceglie AT&T non torna più indietro, vanificando i vantaggi della SIM in bianco. Verizon, secondo maggior operatore USA ha detto di no. Ad Apple restano così due player significativi, ma minori rispetto ai due leader del mercato, Sprint S e T-Mobile.