Da decenni Intel domina il mercato dei processori per computer desktop e portatili, ma la sua quota di mercato subirà per la prima volta una flessione a causa di Apple che sta abbandonando i processori Intel per impiegare i modelli Apple Silicon progettati internamente. La previsione non sorprende, ciò nonostante merita di essere presa in considerazione.
Attualmente Intel detiene una quota di mercato dell’80% nei processori per computer portatili, ma ora si prevede che entro quest’anno il colosso dei processori di Santa Clara perderà quasi il 50% degli ordinativi Apple. Il calo degli ordinativi Apple è dovuto ai primi portatili Apple Silicon M1, MacBook Air e MacBook Pro 13” base a cui si aggiungeranno entro la fine dell’anno nuovi MacBook Pro 14″ e 16″ con specifiche, prezzi e processori Apple Silicon superiori. Secondo quanto dichiarato da Apple già ora le vendite dei portatili Apple M1 hanno superato le vendite dei notebook Intel.
Ricordiamo che Apple ha annunciato l’abbandono di Intel e il passaggio ad Apple Silicon in un periodo di due anni, che sarà completato quindi entro il 2022. Mentre il calo degli ordinativi Apple è stimato intorno al 50% per quest’anno, come segnala DigiTimes, entro il prossimo anno gli ordinativi Apple per Intel saranno pari a zero. Considerando che il mercato dei processori per portatili è dell’80% per Intel e del 10% per AMD, a partire dal 2023 la quota di mercato Intel potrebbe scendere per la prima volta in anni al di sotto dell’80%.
Fermo restando tutte le altre variabili, quando gli ordinativi Apple per Intel saranno pari a zero, la quota di mercato Intel tenderà al 70%, un calo percentuale del 10% che però segna una svolta storica per il mercato. Della portata rivoluzionaria di Apple Silicon rispetto ai modelli di mercato AMD e Intel abbiamo parlato più in dettaglio in questo articolo. La percentuale potrebbe ridursi ulteriormente se e quando anche gli altri costruttori di computer incrementeranno l’impiego di processori basati su architettura ARM.
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