A maggio 2022 Apple aveva citato in giudizio Rivos, una startup specializzata in RISC-V che ha assunto numerosi ex dipendenti di alto livello provenienti dalla Casa di Cupertino.
Apple ha ora raggiunto un accordo con Rivos. Lo riferisce Bloomberg spiegando che la startup sottoporrà a un esame forense i suoi sistemi per rimuovere da questi informazioni riservate legate a Apple.
Rivos ha assunto più di 40 ex dipendenti di Apple, inclusi ex ingegneri di alto livello specializzati in “system-on-chip” (SoC), compresi due ingegneri che a quanto pare negli ultimi giorni di lavoro per la Casa di Cupertino hanno prelevato da gigabyte di dati con informazioni confidenziali da fornire a Rivos. Due degli ex dipendenti di Apple – Bhasi Kaithamana e Ricky We – hanno usato dischi USB e AirDrop per trasferire materiale con dati sensibili su tecnologie Apple su dispositivi personali, compresi – presumibilmente – presentazioni di SoC non ancora rilasciati sul mercato.
Apple ha chiesto un’ingiunzione contro gli ex dipendenti per impedire a questi ultimi di continuare a fornire informazioni riservate a Rivos, chiesto un risarcimento per la l’appropriazione illecita di segreti commerciali e “l’indebito arricchimento” di Rivos a discapito di Apple. La Casa di Cupertino pretende inoltre “ragionevoli royalty” da futuri prodotti di Rivos e aveva richiesto un processo con giuria.
Rivos è un’azienda che al momento opera in “stealth mode” (in incognito) e che ha evitato la grande attenzione del pubblico da quando è stata fondata lo scorso anno.
I SoC sono singoli circuiti integrati nel cui interno sono presenti vari componenti utili per la realizzazione di un intero sistema: oltre al processore centrale, integrano anche un chipset e altri controller come quello per la memoria RAM, circuiteria di input/output o il sotto sistema video.
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