Per crescere in Cina e anche nel mondo, Apple non ha altra strada che trovare un accordo con China Mobile. Questa l’opinione di alcuni analisti interpellati da Bloomberg che si concentra in un interessante articolo sul mercato di Cupertino nel più popoloso paese del mondo e uno di quello dove ancora esistono per iPhone amplissimi margini di progresso.
La rilevanza di China Mobile, non solo sul mercato interno ma su scala globale, è testimoniata da numeri molto esplicativi. Con i suoi 655 milioni di abbonati l’operatore mobile cinese è il principale del paese e da solo totalizza un numero di utenti pari alla somma della popolazione di USA, Messico e Cina, un enorme patrimonio che vale circa il 65% del mercato interno; China Mobile da sola ha più del doppio del mercato degli altri due operatori mobili con cui Apple ha un accordo (China Telecom e China Unicom) ma anche più del doppio degli operatori mobili partner di Apple in Italia, Francia, Germania, Regno Unito, ovvero i quattro paesi europei a maggior penetrazione di rete cellulare.
La mancanza di un patto con China Mobile è la ragione per cui Apple, nonostante l’enorme crescita degli ultimi mesi, ha solo il 7,5% del mercato smartphones cinese mentre la sua avversaria Samsung ne controlla il 24,3%; l’azienda di Seoul ha un patto commerciale con tutti gli operatori mobili cinesi e segue una politica di assoluta neutralità in questo ambito, in pratica può acquistare un Galaxy, portafogli permettendo, il 100% dei clienti cinesi, mentre solo il 35% può comprare un iPhone.
“Se Apple – dice Zhung Wong, un analista di IDC China – vuole aumentare la sua percentuale di mercato in Cina non esiste altra strada che firmare un accordo con China Mobile» «China Telecom, con cui Apple ha appena iniziato a collaborare – sostiene Sandy Shen di Gartner – non potrà dare un grande contributo; è il più piccolo operatore cinese».
Proprio i problemi di standard sono il fatto che ha impedito fino ad oggi ad Apple di allearsi con China Mobile. Le sue reti sono basate su uno standard totalmente proprietario denominato TD-SCDMA che non è supportato da iPhone. Le cose potrebbero forse cambiare entro fine anno quando Apple dovrebbe lanciare i primi cellulari con tecnologie LTE, supportando anche TD-LTE i network tipici della quarta generazione previsti da China Mobile. Fino ad allora il mercato di Cupertino, anche quello potenziale su China Telecom e China Unicom, resta sotto attacco. Come nota Bloomberg Cupertino ha ritardato il lancio di iPhone 4S e poi l’ha sospeso dopo i noti incidenti avvenuti nei giorni del debutto: «per quanto riguarda China Telecom iPhone 4S potrebbe arrivare in ritardo e i suoi effetti sono già parzialmente sminuiti», dice Lisa Soh di Macquarie Group Ltd. A beneficiare di questa situazione resta sempre Samsung che ha la possibilità di accrescere il suo mercato.
Se Samsung cresce in Cina ed Apple invece non conquista terreno in parallelo, stanti i numeri cinesi, la Mela corre il rischio di erodere il vantaggio che ha conquistato nel corso degli ultimi mesi su scala planetaria: «Stiamo parlando di un solo paese – dice Kim Young Chan di Shinhan Investment Corp. – ma è talmente grande e la sua postazione del mercato globale tanto vasta da giustificare gli sforzi che Samsung ha compiuto per andare incontro ad esso. Hanno investito su differenti standard e hanno ottenuto un vantaggio competitivo particolarmente prezioso»