Apple Pay Later, Tap To Pay, Apple Card: le iniziative di Apple nel settore finanziario si stanno lentamente moltiplicando e l’azienda non ha intenzione di fermarsi qui.
Lo riporta il Financial Times riferendo di aver parlato con alcuni ex dipendenti ed evidenziando il sempre maggiore interesse di Cupertino a vario titolo nel sistema finanziario.
Il primo tentativo di mettere piede nel settore è stato Apple Pay, presentato nel 2014. L’adozione è stata inizialmente lenta ma pian piano questo strumento di pagamento in mobilità ha conquistato la fiducia degli utenti e se nel 2016 solo il 10% di questi usava il servizio, nel 2022 erano diventati il 75%.
La stragrande maggioranza dei circuiti che opera nel settore dei pagamenti offre Apple Pay, e Cupertino riceve una commissione su ogni transazione. Il servizio ha anche attirato l’attenzione della Commissione europea, che ha accusato Apple di abuso di posizione dominante per restrizioni sull’uso del chip NFC dei suoi telefoni.
Nel 2019 Apple ha presentato in collaborazione con Goldman Sachs una sua carta di credito, per ora riservata solo agli Stati Uniti. Un ex dirigente afferma che Apple avrebbe voluto pubblicizzarla come “la carta più sicura al mondo” ma il claim avrebbe preoccupato Goldman (è difficile dimostrare tale affermazione e il rischio era quello di aziende rivali pronte a far causa), scegliendo un più generico slogan: “Nuovo livello di sicurezza e privacy”, promessa possibile dall’assenza del codice a 16 cifre sul prodotto, elemento che la rende più discreta rispetto a una carta tradizionale.
Apple Pay Later è un sistema che permette di effettuare acquisti e pagare a rate nel tempo, sulla falsariga di servizi che offrono l’opzione “compra ora, paga dopo”, una formula per i pagamenti differiti che vari siti di e-commerce stanno percorrendo per far crescere transazioni e acquisti online.
Il Tap to Pay consente agli esercenti negli Stati Uniti e Taiwan di accettare Apple Pay e altri pagamenti contactless utilizzando iPhone e un’app partner abilitata per iOS.
Gli utenti in possesso di un iPhone abilitato possono accettare in tutta sicurezza pagamenti contactless e pass Apple Pay abilitati NFC. Con “Tap to Pay on iPhone”, gli esercenti non hanno bisogno di hardware aggiuntivo per accettare i pagamenti contactless, con vari vantaggi in termini di sicurezza: Il servizio non raccoglie alcuna informazione sulle transazioni che possa essere ricollegata all’utente che effettua il pagamento. Le informazioni relative alla carta di pagamento, come il numero della carta di credito o di debito (PAN), non sono disponibili all’esercente e sono protette da Secure Element. Tali informazioni sono note soltanto al fornitore di servizi di pagamento dell’esercente, all’utente che effettua il pagamento e all’emittente della carta. Inoltre, il servizio “Tap to Pay on iPhone” non memorizza il nome del pagante, il suo indirizzo o i suoi numeri di telefono.
Gli analisti ritengono che la semplicità di Tap to Pay potrebbe portare a uno sconvolgimento nel settore dei pagamenti elettronici dove sono affermati nomi come Verifone o Ingenico. Al momento Apple non può separarsi da vari partner con i quali deve per forza avere a che fare per i servizi finanziari ma in futuro Cupertino – forte della sua enorme base di utenti – potrebbe fare a meno anche di banche e istituti finanziari per le transazioni di pagamento elettronico e servizi.
Lo scorso anno Apple ha mostrato interesse nell’espandere suoi servizi finanziari acquistando Credit Kudos, una startup bancaria del Regno Unito.