Apple avrebbe deciso di chiudere la collaborazione con Samsung per la produzione del nuovo chip A5, inserito nell’iPad 2 e nelle prossime generazione di device mobili targati mela morsicata.
Secondo indiscrezioni riportate dalla testata specializzata EE Times, Apple avrebbe scelto la taiwanese TSMC (Taiwan Semiconductor Manufacturing) come nuovo partner per la produzione dei chip ad architettura Arm, progettati completamente a Cupertino, ma realizzati in oriente.
Tre le motivazioni che avrebbero portato a questa scelta. Prima fra tutte quella che Samsung è tra i principali competitor di Apple (per ora probabilmente il più pericoloso) nel mercato dei tablet. In una situazione dove la competizione sui prezzi e sulle prestazioni diventerà sempre più serrata, da un lato potrebbe essere pericoloso affidarsi al “nemico” per produrre il processore del proprio miglior prodotto; dall’altro potrebbe anche diventare difficile spiegare agli acquirenti perché comprare un tablet piuttosto che un altro, considerando che il “cuore” è fatto dalla stessa compagnia.
Le alttre due ragioni sono più strettamente legate alle strategie di produzione e riguardano la qualità e la quantità dei chip. TSMC, infatti, sarebbe in grado di realizzare chip a 40 nm (come l’A5) dotati di miglior efficienza rispetto ai coreani; inoltre garantirebbe volumi di produzione più elevati: un particolare non indifferente considerate le aspettative di vendita che ha Apple per iPad 2.
TSMC, inoltre, potrebbe realizzare per Apple anche processori a 28 nm, che Cupertino potrebbe utilizzare nelle generazioni dei suoi dispositivi mobili che verranno nei prossimi anni.
Anche se Apple manterrebbe una collaborazione con Samsung per altri componenti meno “strategici”, di certo quello che si delinea è un brutto colpo per l’azienda di Daegu, dopo che solo pochi giorni fa il suo Ceo Lee Joo-Don, aveva ammesso pubblicamente le sue preoccupazioni per il prezzo (e la qualità) dell’ultima generazione di iPad.