Nel corso del dibattito sulla privacy che si è svolto nell’ambito del Consumer Electronics Show CES 2020 di Las Vegas, Jane Horvath, Senior Director Global Privacy di Apple, ha dichiarato che Apple ha integrato un sistema per individuare ed eliminare immagini di abusi sui bambini, fotografie pedopornografiche o di maltrattamenti, eventualmente memorizzate su iCloud.
Dopo aver dichiarato che Apple rifiuta di installare backdoor per consentire a terzi di scavalcare i sistemi di cifratura, la manager di Cupertino – fa notare The Telegraph – ha aggiunto che l’azienda sfrutta «Determinate tecnologie per aiutare a prevenire gli abusi sessuali su minori». Non sono stati indicati ulteriori dettagli ma un portavoce di Apple ha fatto riferimento a una pagina del sito della multinazionale di Cupertino contenente alcune informazioni in più:
«Apple utilizza la tecnologia image matching (corrispondenza delle immagini, ndr) per trovare e segnalare lo sfruttamento dei minori. Alla stregua dei filtri antispam per le e-mail, i nostri sistemi utilizzano firme elettroniche per rilevare sospetti abusi su minori. Convalidiamo ogni corrispondenza con verifiche individuali. Gli account con contenuti relativi allo sfruttamento dei minori violano le nostre condizioni d’uso e tutti gli account che riscontriamo con questo tipo di contenuto verranno disabilitati».
L’impegno della multinazionale contro gli abusi sui minori era già stato rilevato nel mese di ottobre dello scorso anno da MacObserver ,che allora aveva ipotizzato che Apple si affidasse a PhotoDNA, un sistema in grado di rilevare e marchiare digitalmente foto pedopornografiche.
Questo sistema analizza immagini che potrebbero essere condivise sul web per scopi di pedofilia e pornografia, le confronta con un archivio interno e le “firma” digitalmente in modo da riconoscerle in futuro. Il tool in questione è in grado di riconoscere la firma anche se la foto viene alterata o mascherata, se si cambia l’estensione finale, rilevando anche se una vittima compare in più scatti condivisi.
Un’altra nota legale del sito web ufficiale precisa l’impegno di Apple contro gli abusi sui bambini, ovunque questi avvengano, quindi non solo con foto eventualmente caricate sul cloud dai propri utenti, ma anche all’interno di fabbriche e società fornitori di Cupertino:
«Apple è dedicata alla protezione dei bambini in tutto il nostro ecosistema ovunque vengano utilizzati i nostri prodotti e continuiamo a sostenere l’innovazione in questo spazio. Abbiamo sviluppato solide protezioni a tutti i livelli della nostra piattaforma software e lungo tutta la nostra catena di fornitura».
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