Apple e Samsung hanno deciso di sotterrare l’ascia di guerra nei tribunali di tutto il mondo nei quali sono in corso cause, con la sola, notevole eccezione degli Stati Uniti. Denunce tra i due colossi, lo ricordiamo, sono in corso in Australia, Giappone, Corea del Sud, Germania, Paesi Bassi, Gran Bretagna, Italia e Francia, con risultati misti a favore dell’una o altra parte. L’accordo riguarda le cause in corso ma nulla impedisce altre denunce alla luce di eventuali nuovi reati in futuro.
Gli Stati Uniti restano il teatro della battaglia legale, paese nel quale sono in corso due cause di appello, tutte e due nelle fasi finali. Apple ha ottenuto un paio di vittorie importanti e in un caso una giuria americana ha riconosciuto 120 milioni di dollari di danni, una cifra notevolmente inferiore ai 2,2 miliardi di dollari reclamati dalla Casa di Cupertino all’avvio del processo e inferiore anche ai 930 milioni di dollari di danni riconosciuti ad Apple nel 2012, quando sempre una giuria aveva rinvenuto Samsung colpevole. Ricordiamo che Apple accusò Samsung di copiare il design dei suoi iPhone, mentre Samsung riteneva che Apple usasse la propria tecnologia wireless senza alcuna autorizzazione.
“Apple e Samsung hanno deciso di cessare tutte le controversie tra le due società al di fuori degli Stati Uniti. Tale annuncio non è la conseguenza di alcun accordo di licenza, entrambe stanno infatti continuando a perseguire i casi attualmente esistenti nei tribunali americani” è quanto si evince da una dichiarazione congiunta che non si discosta molto dalle prove di pace annunciate lo scorso giugno dal Korea Times.
Alla fine di aprile di quest’anno Samsung era stata bacchettata dall’Unione Europea per l’uso di brevetti FRAND: la multinazionale sud coreana ha accettato di essere monitorata per un periodo di 5 anni da parte di un osservatore indipendente che dovrà verificare la cessione in licenza dei brevetti essenziali a condizioni eque, ragionevoli e non discriminatorie.