Iniziata più di 5 anni fa la guerra dei brevetti Apple contro Samsung non è ancora finita. Ricordiamo che il tribunale aveva imposto a Samsung il pagamento di 930 milioni di dollari a favore di Cupertino per aver infranto diversi brevetti della Mela relativi al primo iPhone. Ora però la Corte Suprema degli Stati Uniti ha accolto un appello della multinazionale dei Galaxy, in cui viene richiesta una sensibile riduzione della somma dovuta ad Apple.
Inizialmente il tribunale ha condannato Samsung a pagare ad Apple 930 milioni di dollari, mentre revisioni successive della somma dovuta hanno letteralmente dimezzato l’importo a 548 milioni di dollari. A dicembre 2015 Samsung ha accettato di corrispondere a Cupertino l’importo stabilito di 548 milioni di dollari, riservandosi però il diritto di richiedere un rimborso qualora l’appello fosse andato a buon fine.
I legali di Apple speravano che l’ultima sentenza diventasse definitiva, ora invece la questione Apple contro Samsung si riapre con la decisione della Corte Suprema di accogliere l’appello che, dagli osservatori, è interpretato come un’altra vittoria per la multinazionale dei Galaxy. La revisione della somma dovuta ad Apple è incentrata sui brevetti legati al design di iPhone, da sempre quelli considerati più difficilmente difendibili in tribunale. Secondo i legali di Samsung i dispositivi elettronici come gli smartphone “contengono innumerevoli altre caratteristiche che offrono loro notevoli funzionalità del tutto estranee al loro design”, come riporta il Wall Street Journal. I primi incontri per la revisione in appello presso la Corte Suprema USA del caso Apple contro Samsung sono attesi per il mese di ottobre di quest’anno.