Non c’è pace al vertice degli Apple Store. Dopo la partenza di Ron Johnson, che della catena era l’ideatore e l’anima, e dopo la fallita esperienza con John Browett, ora un nuovo pesante colpo giunge dall’addio di Jerry McDougal, probabilmente la più importante figura attualmente in carica nella stanza dei bottoni del settore retail.
McDougal, il cui abbandono è stato notato da IfoAppleStore, informatissimo e molto affidabile sito americano tutto dedicato ai negozi Apple, era stato il più importante collaboratore di Ron Johnson fin dal momento in cui la rete di vendita diretta ha preso forma. La sua presenza in Apple è segnalata dal 2000, quando non era ancora stato aperto il primo negozio; McDougal ha seguito tutto l’iter di sviluppo dei punti vendita, dal primo fino agli ultimi, restando attivo anche dopo la partenza di Johnson, annunciata poco prima della morte di Steve Jobs e avvenuta effettivamente nel novembre del 2011.
L’ormai ex dirigente Apple, che si occupava, tra gli altri incarichi, dell’operatività dei negozi, della soddisfazione dei clienti, del marketing e delle attività dei promozione dei prodotti, era stato in più occasioni indicato come il più accreditato successore di Johnson. Ma Apple ha messo da parte la sua candidatura probabilmente per la necessità di trovare qualche manager capace di comprendere i mercati internazionali, come ha dimostrato l’assunzione del britannico John Browett, già CEO di Dixon. McDougal era di nuovo diventato un serio candidato ad assumere l’incarico di capo dei negozi Apple al licenziamento di Browett la cui esperienza è durata molto poco e ha avuto aspetti controversi. La sua partenza avviene oggi, quando ancora Cupertino non ha scelto un successore del licenziato ex amministratore delegato di Dixon. In ogni caso non pare che la separazione delle strade tra Apple e McDougal sia avvenuta per ambizioni non riconosciute ma, dice IfoAppleStore, per ragioni di tipo famigliare.
Il buco nella dirigenza lasciato dall’addio si farà sentire e dovrà anche riempito presto visto che ora non solo manca il principale dirigente dell’area ma anche una figura la cui esperienza aveva consentito ad Apple, probabilmente, di supplire all’assenza di un presidente operativo per gli Apple Store.
