Alcune settimane addietro un gruppo di dipendenti Apple si è lamentato pubblicamente di presunte pratiche discriminatorie e mancanza di trattamenti equi, creando un sito web e un movimento denominato #AppleToo volto a denunciare casi “di razzismo, sessismo, iniquità, discriminazione, repressione, coercizione, abusi, punizioni e privilegi ingiusti” che si sarebbero verificati all’interno di Apple.
L’iniziativa ha raccolto più di 500 testimonianze e alla fine della scorsa settimana, i dipendenti in questione hanno pubblicato una lettera aperta a Tim Cook e al team di gestione.
Un giorno prima del Labor Day (festività che negli USA si celebra il primo lunedì di settembre), ai membri dello staff Apple è stato inviato un video da parte di Deirdre O’Brien – responsabile Retail + People dell’azienda – affrontando alcune questioni lamentate dai dipendenti come ad esempio il rispetto della parità salariale.
Nel filmato – riferisce il sito Macrumors – Deirdre O’Brien invita il personale che lamenta problemi a parlare con i rispettivi dirigenti di riferimento e relativi partner per i rapporti commerciali. La manager ha riferito che Apple prevede allo scopo procedure confidenziali e che mira a indagare a fondo tali questioni, “trattando tutti con dignità e rispetto”.
Per quanto riguarda l’equità retributiva, la dirigente ha sottolineato che l’azienda fa riferimento ad una società indipendente per analizzare ogni anno le retribuzioni, colmando eventuali lacune individuate, un approccio considerato “il migliore della sua categoria”. La persona a capo delle risorse umane non nomina #AppleToo per nome, ma è ovviamente a conoscenza del movimento che punta il dito contro alcune pratiche manageriali all’interno di Cupertino.