Apple prova a silenziare le accuse lanciate nelle scorse ore da WhatsApp: il nuovo requisito che prevede etichette nutrizionali della privacy per le applicazioni su App Store si applicherà a tutti i programmi, inclusi quelli creati da Apple.
È questo l’ultimo sviluppo. Ricordiamo che Apple ha richiesto agli sviluppatori di condividere quali informazioni sugli utenti le app raccolgono, così da creare vere e proprie “etichette nutrizionali della privacy” da mostrare agli utenti sulle pagine App Store. In altre parole, nella scheda di ogni applicativo gli utenti potranno vedere schede semplificate che mostrano la tipologia di dati che l’app raccoglie.
WhatsApp ha manifestato perplessità su questo sistema, affermando che questa richiesta di Apple celasse condotte anticoncorrenziali, applicandosi soltanto alle app terze parti, e non anche ad applicativi prime parti preinstallati su iPhone e iPad, e che pertanto non si trovano in App Store.
Apple rispondendo a WhatsApp ha, però, rassicurato tutti sul fatto che le etichette nutrizionali della privacy si applicheranno anche alle app prime parti, come ad esempio Messaggi. Apple afferma che queste informazioni verranno presentate su App Store o in alternativa sul sito web, nello stesso modo in cui appaiono sull’App Store per le app terze parti. Qui di seguito riportiamo da Axios la dichiarazione del portavoce di Cupertino, tradotta in Italiano:
«Le nuove regole si applicano allo stesso modo a tutte le app iOS, comprese tutte le app integrate di Apple come Messaggi. Per le app iOS che non dispongono di pagine di prodotto dedicate sull’App Store, come Messaggi, avranno comunque le stesse informazioni sulla privacy rese disponibili agli utenti sul sito Web di Apple».
Ricordiamo che il termine per gli sviluppatori per inviare queste informazioni ad Apple è scaduto negli scorsi giorni. Non è chiaro quando le etichette sulla privacy inizieranno ad apparire in App Store, ma è verosimile che ciò accada a breve.
Recentemente Craig Federighi di Apple ha illustrato l’importanza della privacy degli utenti per Apple, invitando i concorrenti a imitare e copiare le policy di privacy di Cupertino. Nelle scorse ore in USA è arrivata una pesante denuncia dalla FTC contro Facebook per monopolio nei social network, una sentenza che potrebbe obbligare allo smembramento del colosso di Zuckerberg con la cessione di WhatsApp e Instagram.