Il problema se lo è creato da sola ed è facilmente risolvibile: Apple risponde ad Epic dichiarando che «Non faremo una eccezione», intimando un altro blocco per il 28 agosto, questa volta totale dello sviluppatore. Oltre alla rimozione di Fortnite, Cupertino ora minaccia di bloccare l’intero accesso di Epic agli strumenti di sviluppo, API, supporto, documentazione indispensabili anche per Unreal Engine, il motore 3D che Epic concede in licenza a sviluppatori terze parti, che è alla base di una sterminata serie di software e soprattutto videogicohi per tutte le piattaforme più diffuse, console incluse.
È questa in sintesi la risposta ufficiale che Apple ha dato ad Epic in merito alla recente vicenda che vede la rimozione dell’app di Fortnite dall’App Store, scelta questa che ha scatenato un vero e proprio attacco a catena da parte di tante altre aziende che richiedono all’unanimità un intervento da parte dell’antitrust per presunto abuso di posizione dominante da parte di Apple.
Per chi venisse a conoscenza del fatto soltanto adesso, lo riassumiamo in poche righe. Epic Games ha aggiornato l’applicazione Fortnite per far sì che gli acquisti in-app non passassero per l’App Store ma direttamente per il proprio negozio, aggirando così la commissione, pari al 30%, che Apple richiede a tutti gli sviluppatori che vendono contenuti con le applicazioni distribuite attraverso il proprio negozio. Epic non è la sola a non voler pagare la commissione ad Apple.
Anche Spotify ha lamentato un problema simile definendolo un vero e proprio monopolio; allo stesso modo anche Microsoft ha chiesto agli antitrust di esaminare gli App Store per i medesimi motivi e giusto ieri Facebook ha accusato Apple in quanto danneggerebbe le piccole società, proprio perché trattiene commissioni che il social network invece sarebbe disposto a cedere completamente alle aziende che promuovono eventi a pagamento tramite la propria applicazione.
A questo focolaio che non accenna a spegnersi, Apple ha risposto direttamente attraverso una dichiarazione pubblica che riportiamo integralmente:
«L’App Store è progettato per essere un luogo sicuro e affidabile per tutti gli utenti ed allo stesso tempo è una grande opportunità di business per tutti gli sviluppatori. Epic è uno di quelli di maggior successo sul nostro App Store, diventanto un business multimiliardario raggiungendo milioni di clienti iOS in tutto il mondo. Vogliamo davvero che l’azienda continui a far parte dell’Apple Developer Program proponendo le proprie applicazioni sullo store. Il problema lamentato da Epic se lo è creato da sola e può essere facilmente risolto inviando un aggiornamento dell’applicazione in modo tale che torni ad essere conforme alle linee guida che hanno accettato e che si applicano a tutti gli sviluppatori. Non faremo un’eccezione per Epic perché non pensiamo sia giusto anteporre i propri interessi commerciali alle linee guida che proteggono i nostri clienti».
Anche Google, per le stesse ragioni, ha rimosso l’app di Fortnite dal Play Store, e in tutta risposta Epic Games ha avviato un’azione legale contro entrambi i colossi citandoli in giudizio per pratiche anti-concorrenziali. Non solo: ha presentato anche una ingiunzione preliminare chiedendo ai tribunali di impedire ad Apple di escluderla dal programma per sviluppatori e sta raccogliendo i consensi di altre aziende che la pensano allo stesso modo, nel tentativo di mettere in piedi una vera e propria guerra legale nella quale abbia qualche chance di spuntarla. Apple, dal canto suo, ha dato un ultimatum all’azienda: c’è tempo fino al 28 agosto per modificare l’app per far sì che rispetti le regole e vederla di nuovo accessibile sull’App Store.
Tutti gli articoli di macitynet che parlano di Fortnite sono disponibili da questa pagina, invece per quelli relativi ad Apple e Google si parte dai rispettivi collegamenti. A questo indirizzo una guida su come installare Fortnite su tutte le piattaforme disponibili.