Arriva la prima stima sui conti di Cupertino per il passaggio da Intel al processore Apple Silicon M1: con questa mossa Apple risparmia quest’anno 2,5 miliardi di dollari. Così oltre ai notevoli miglioramenti in termini di prestazioni, lunga autonomia, controllo totale della piattaforma, si aggiunge anche un notevole beneficio sul piano finanziario. E tutto questo è solo l’inizio.
Occorre rilevare che numeri e stima sono per forza di cose molto approssimativi, come evidenzia Sumit Gupta, analista senior responsabile della strategia IBM AI, autore del mini report che senza dubbi solleverà un acceso dibattito. La prima stima indica un totale di 14 milioni di unità tra MacBook Air e MacBook Pro M1, presumibilmente le spedizioni totali dal lancio per l’anno fiscale 2021 che per Apple è già iniziato nel trimestre di ottobre, dedotte a partire dalle spedizioni del 2020.
Le stime diventano più azzardate nel resto del report perché Gupta indica un costo di produzione di 50 dollari per ogni singolo processore Apple Silicon M1. Questo costo di produzione, che non tiene conto degli enormi investimenti effettuati da Apple lungo il corso di diversi anni per sviluppo e progettazione, viene poi confrontato con il prezzo stimato dei processori Intel impiegati in precedenza.
Per MacBook Air il processore Intel i5 dual core costa ad Apple 200 dollari al pezzo, forse 175 dollari. Mentre il processore Intel Core i5 quad core per MacBook Pro 13” costa 250 dollari, forse 225. I prezzi sono quelli stimati indicati da Gupta. Infine l’analista calcola il costo totale dei Mac Intel per Apple: 8,6 milioni di unità per 250 dollari a processore per un totale di 2,15 miliardi di dollari per MacBook Pro 13.
A questi si aggiungono 5,4 milioni di MacBook Air moltiplicati per 200 dollari a processore, per un totale di 1,08 miliardi di dollari. In definitiva con i precedenti Mac Intel la stima del costo complessivo per i processori è di 3,2 miliardi di dollari.
Infine moltiplicando 14 milioni di MacBook per 50 dollari per ogni processore M1 si ottiene un costo totale dei processori di 700 milioni di dollari. La differenza di 2,5 miliardi di dollari è la stima di quanto Apple risparmia solo con i primi portatili M1 di fascia “bassa”, un risparmio considerevole destinato ad ampliarsi ulteriormente man mano che Cupertino introdurrà i nuovi processori su altri Mac, iMac, Mac Pro, MacBook Pro di fascia alta.
Come anticipato, lo stesso Gupta rileva che la sua stima è molto approssimativa e invita altri analisti a intervenire sull’argomento. Le approssimazioni sono notevoli, non solo e non tanto per il totale dei Mac venduti, quanto piuttosto sui prezzi indicati che Apple pagherebbe a Intel e sul costo effettivo di un singolo processore M1.
Ma non si tiene anche conto che Apple Silicon M1 integra nel package la RAM del computer, mentre nel chip è integrato il controller della memoria e altro ancora. Questo significa che il costo di ogni singolo M1 potrebbe essere più alto rispetto a quanto indicato, ma anche che Apple risparmia sull’acquisto delle componenti discrete separate, come finora succede per la stragrande maggioranza di computer Mac e PC in circolazione.
Nel keynote del 10 novembre Cupertino ha presentato i suoi primi portatili con processore Apple Silicon M1. Pr tutti gli articoli di macitynet che parlano dei Mac ARM con processore Apple Silicon M1 si parte da questa pagina.