Il sito MacRumors riferisce di avere ottenuto una nota inviata internamente ai centri di assistenza autorizzati Apple; nella mail, la Casa di Cupertino spiega ai responsabili dei centri di assistenza USA che la riparazione dei MacBook 12″ e MacBook Pro con display Retina difettosi richiede la consegna al negozio.
La nuova policy è entrata in vigore dal 4 gennaio 2021 e in pratica gli utenti in possesso di un MacBook 12″ o MacBook Pro idoneo alla riparazione devono esporre il problema ad un centro di assistenza autorizzato, e il notebook viene inviato ad un deposito centralizzato per la riparazione, e quindi probabilmente i tempi di attesa saranno più lunghi. Non è al momento dato sapere se la nuova policy di Apple si applica anche in altre parti del mondo.
Apple ha presentato un “programma qualità” nell’ottobre 2015 dopo che gli utenti di alcuni MacBook 12″ e MacBook Pro hanno evidenziato un problema nel rivestimento anti-riflesso del display delle loro macchine, un inconveniente di cui abbiamo parlato in diversi articoli: nei portatili interessati il rivestimento antiriflesso tende a svanire e staccarsi creano macchie ben visibili sullo schermo.
Apple autorizza la riparazione in garanzia dei Mac ammissibili, fino a quattro anni dopo la data di acquisto del computer. Da quanto sembra di capire le macchine ancora ammissibili al programma di riparazione gratuito sono quelle del 2016 e 2017 che rientrano nella finestra temporale dei quattro anni, in base alla data di acquisto. Per quanto riguarda i MacBook del 2018 e modelli seguenti non sono stati segnalati problemi di questo tipo.
Del problema (“Staingate“) si erano lamentati persone con MacBook differenti, dai modelli metà 2012 ai metà 2014, venduti da giugno del 2012 a fine 2015. Il rivestimento antiriflesso tenderebbe a staccarsi in circostanze diverse, inclusa la pressione sulla tastiera e il trackpad quando il coperchio è chiuso. In altri casi in abbinamento a soluzioni detergenti di terze parti e panni in microfibra. Il problema riguarderebbe in particolare determinate aree dello schermo, ma alcune persone hanno condiviso delle foto evidenziando il problema in aree molto ampie, in alcuni casi persino nell’interezza del display. Gli utenti avevano fino ad ottobre dello scorso anno ricevuto risposte diverse dal supporto Apple: alcuni erano riusciti ad ottenere assistenza in garanzia, invece ad altri era stato detto che l’uso di prodotti per la pulizia impediva la copertura di questo problema in garanzia.
Apple aveva poi deciso di risolvere il problema alla radice, riparando senza alcuno costo per l’utente i display dei MacBook o MacBook Pro Retina entro tre anni dalla data di acquisto, ed ora Cupertino ha esteso la copertura per le macchine acquistate fino al 16 ottobre 2017 qualora tale problema si dovesse presentare anche nelle macchine più recenti.
Apple non è nuova ad iniziative di questo tipo e in passato, ad esempio, ha attivato un programma di sostituzione della fotocamera iSight per iPhone 6 Plus, un programma di sostituzione del tasto Standby/Riattiva di iPhone 5, un programma di ritiro di alcune versioni difettose dell’altoparlante Beats Pill XL e altre iniziative ancora.
Non c’è una pagina di Apple con indicazioni specifiche: stando a quanto segnalato in precedenza, Cupertino ha deciso di estendere gli interventi in garanzia senza però pubblicizzare l’iniziativa e senza pubblicare una pagina web dedicata. In ogni caso il problema è noto ai centri di assistenza e questi trattano l’inconveniente alla stregua di un difetto da risolvere in garanzia. Per ulteriori informazioni è possibile contattare un centro assistenza autorizzato o, in alternativa, avviare la procedura di richiesta assistenza da questo indirizzo.