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Apple rimuove migliaia di giochi dall’App Store cinese

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In Cina spariranno dall’App Store migliaia di giochi. Apple incomincerà a conformarsi a una legge entrata in vigore nel 2016, che richiede agli sviluppatori di ottenere una licenza per pubblicare applicazioni in Cina. Potrebbero essere rimossi un terzo di tutti i giochi presenti sullo Store cinese. 

Sebbene Apple abbia sempre chiesto il numero della licenza agli sviluppatori, è probabile che siano passate inosservate alcune imprecisioni o mancante comunicazioni, soprattutto da parte dei principali editor e dagli sviluppatori indie. Questi vuoti sono diminuiti da quando, nel 2016, la Cina ha irrigidito le regole per la pubblicazione di applicazioni, ma non completamente spariti. 

Non sono rari i casi in cui gli sviluppatori hanno comunicato, al posto del numero della licenza, il codice ISBN oppure hanno eluso i controlli pubblicando prima l’app in paesi in cui le regole non sono così restrittive come in Cina e sono passati successivamente allo Store in Cina. E non mancavano i casi in cui, mentre Cupertino era ancora in attesa del numero di licenza, le app venivano pubblicate sullo Store. 

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Pare che ora Apple stia chiudendo ogni scappatoia e si stia preparando a rimuovere le app che non hanno la licenza, come segnala Bloomberg. E’ stato comunicato agli sviluppatori e agli editori cinese che i loro giochi per iOS avranno bisogno di licenze per continuare a funzionare da luglio. La Cina rappresentava circa un quinto dei 61 miliardi di dollari in beni e servizi digitali venduti tramite l’App Store di Apple nel 2019: dati che lo rendevano il più grande mercato dopo gli Stati Uniti, secondo le stime di Analysis Group. Apple potrebbe dunque subire un taglio del 30% sulle vendite in Cina. 

Una scelta di questo tipo, che potrebbe rivelarsi dannosa per Apple, è necessaria per continuare a operare nel Paese, seguendo quanto imposto dalle leggi locali. Non è la prima volta che Apple fa una scelta come questa nel Paese del Dragone. Nel 2015 Apple ha rimosso dall’App Store cinese l’app ufficiale del New York Times dopo che le autorità avevano riferito di violazioni di non meglio precisate leggi locali. E alcuni mesi dopo sono state rimosse varie app per la gestione di virtual private network (VPN), perché considerate illegali.

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