Non è la prima volta che Apple effettua grandi pulizie su App Store in Cina rimuovendo decine o centinaia di app, ma questa volta tempistiche e numeri sollevano alcuni sospetti. Questo perché la legge che richiede per i videogiochi a pagamento l’ottenimento di una licenza statale per poter essere venduti è in vigore fin dal 2016, ma per lungo tempo Apple ha potuto ignorare o aggirare questa normativa.
Quello che è certo e che da alcuni mesi a questa parte Apple ha iniziato a rimuovere numeri consistenti di app di gioco da App Store in Cina, sia quelle proposte in acquisto sia quelle che sono distribuite gratuitamente ma contengono acquisti in-app. Le stime offrono numeri diversissimi tra loro.
Secondo l’associazione Campaign for Accountability, citata dal Wall Street Jorunal, in Cina non risultano disponibili 3.000 app che invece sono presenti nel catalogo App Store delle altre nazioni. Ma questa potrebbe essere solo la punta dell’iceberg perché il conteggio delle app rimosse potrebbe arrivare fino a 94.000 app, stando invece ai numeri indicati da Sensor Tower, società di pubblicità e analisi specializzata nei mercati digitali di app.
La questione risulta complessa e anche di difficile interpretazione, questo perché nel lungo elenco di app che Apple ha rimosso su App Store in Cina rientra anche Tripadvisor, che nulla a che vedere con i videogiochi. Come successo in passato Apple dichiara che gestisce i suoi App Store in modo che siano sempre in regola con le leggi locali e che vaglia scrupolosamente le richieste di rimozione provenienti dalle autorità, incluse quelle del governo cinese.
«In Apple studiamo queste richieste con attenzione ogni volta che le riceviamo, e spesso le contestiamo e non siamo d’accordo» dichiara un portavoce di Cupertino riportato dal WSJ aggiungendo «Sebbene le decisioni finali talvolta siano contrarie ai nostri desideri, riteniamo che i nostri clienti siano serviti al meglio quando rimaniamo nel paese fornendo loro l’accesso a prodotti che promuovono l’espressione di sé con protezioni della privacy di livello mondiale».
Le stime del business di Cupertino in Cina rimangono comunque impressionanti: solo nella categoria videogiochi Apple ha registrato un fatturato di 13 miliardi di dollari da gennaio a novembre di quest’anno. Una crescita del 14% rispetto allo stesso periodo del 2019, che a sua volta era in aumento del 21% rispetto al 2018.
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