Apple ha reso disponibile l’update alla versione definitiva di Mac OS X 10.7.3. Nelle note del corposo aggiornamento (1.3GB nella versione “combo”, con la quale è possibile aggiornare qualsiasi versione 10.7.x.), Apple si limita a indicare che l’update è consigliato a tutti gli utenti OS X Lion e include correzioni generali del sistema operativo che migliorano la stabilità, la compatibilità e la sicurezza del Mac. La casa della Mela aggiunge che sono state integrate funzioni che:
- Aggiungono supporto linguistico per catalano, croato, greco, ebreo, rumeno, slovacco, tailandese e ucraino
- Risolvono problemi durante l’utilizzo delle schede smart per accedere a OS X
- Risolvono problemi di autenticazione con i servizi directory
- Risolvono problemi di compatibilità con Condivisione documenti Windows
Le modifiche sono molto più sostanziose di quanto Apple voglia far sembrare: sono state riviste varie routine interne e ai beta tester è stato chiesto nei mesi passati di provare in particolar modo iCloud, Rubrica Indirizzi, iCal, Mail, Spotlight e Safari; anche se non è indicato ufficialmente, è noto che è stato incluso, ad esempio, anche il supporto per nuove schede video di AMD (ATI). Nella versione server gli sviluppatori di Apple hanno lavorato alla Rubrica Indirizzi, ai calendari e ai contatti nella variante specifica per server, alle condivisioni WebDAV, aggiornato Directory Utility e ritoccate alcune parti dell’applicazione Server concernenti la condivisione, i servizi web e VPN. La nuova versione server include il supporto per il Profile Manager (utility che permette il deployment e la gestione dei Mac e dei dispositivi iOS), per la webmal, aggiunge dell’iPad nei dispositivi di editing gestiti dal Wiki Server e risolve alcuni problemi del file system Xsan.
L’aggiornamento è disponibile via “Aggiornamento Software” e via Web. Da notare che è possibile scaricare sia la versione client che la versione server. Il peso in può essere consistente; per alcune versioni arriva a sfiorare il 1,4 GB.
Grazie della segnalazione a Gabriele Muscatello
[A cura di Mauro Notarianni]