Apple ha rilasciato agli sviluppatori la versione 6.1 beta di iTunes che integra per la prima volta la funzione iTunes Match grazie alla quale è possibile riprodurre in streaming direttamente dai server Apple via iCloud tutta la raccolta musicale dell’utente, inclusi i brani che non sono stati acquistati tramite iTunes.
La versione beta di iTunes 6.1 con iTunes Match permette agli sviluppatori di provare in anteprima il nuovo servizio: iTunes Match esamina l’intera raccolta dell’utente e riconosce in automatico i brani rendendoli subito disponibili sui server Apple via iCloud senza dover effettuare l’upload di svariati gigabyte di dati. Quando una canzone della raccolta dell’utente viene riconosciuta da iTunes Match il brano viene reso disponibile per lo streaming nella versione master già disponibile sui server di Apple con campionamento a 256kbps. Lo streaming via iCloud della musica personale sarà possibile fino a un massimo di 10 dispositivi tra cui 5 Mac e 5 dispositivi iOS. Il limite massimo dei brani è di 25.000 ma nel computo non rientrano i brani acquistati via iTunes che includono sempre con l’acquisto la possibilità di ascolto via iCloud.
Grazie a iTunes Match l’upload delle canzoni verso i server Apple viene effettuato solo quando un brano non viene riconosciuto. Gli sviluppatori che stanno provando iTunes 6.1 beta dichiarano che per il momento iTunes Match è nelle fasi iniziali di sviluppo: molte funzionalità non sono ancora disponibili e il software presenta diversi bug. Ciò nonostante nei test preliminari iTunes Match è stato in grado di riconoscere alcuni brani delle raccolte musicali degli sviluppatori e di renderli disponibili per lo streaming via iCloud per l’ascolto da iPad o iPhone. Una volta attivata la funzione iTunes Match viene visualizzata una colonna iCloud a fianco del titolo del brano all’interno di iTunes: con un clic sul brano da iPad o da iPhone è possibile dare il via alla riproduzione in streaming, mentre con un tap sull’icona iCloud è possibile anche scaricare il brano dai server Apple per memorizzarlo sul dispositivo utilizzato.
Apple comunica che le nuove funzioni e l’attuale versione di iTunes Match è solo per tester e sviluppatori: i brani che vengono autorizzati sui server Apple potrebbero essere rimossi al termine del periodo di prova. Per questa ragione Cupertino consiglia di creare una copia di backup della musica utilizzata per i test e di non cancellare i brani dal computer anche dopo la conferma della disponibilità sui server Apple via iTunes Match e iCloud. In questa fase iniziale di test iTunes Match riconosce solo un numero limitato di formati di file, potrebbe non riconoscere correttamente alcune canzoni e ancora il brano reso disponibile su iCloud potrebbe essere una versione diversa della canzone in possesso dell’utente.
Vale la pena notare che l’attesa e la curiosità sul servizio iTunes Match sono consistenti: il piano di abbonamento studiato da Apple e il servizio che riconosce le canzoni e le rende disponibili via iCloud, valido anche per i brani non acquistati via iTunes, è visto come un tentativo di autorizzare le raccolte musicali non regolarmente acquistate in possesso degli utenti. In questo modo sia Apple che le case discografiche renderanno più allettante per gli utenti regolarizzare la propria raccolta di musica corrispondendo un abbonamento annuale, offrendo in contro partita uno dei servizi di streaming cloud più avanzati. Ricordiamo che i corrispondenti servizi di musica cloud di Amazon e Google già attivi richiedono l’upload dell’intera raccolta musicale.
Il servizio sarà inizialmente disponibile solo per il mercato americano. Anche la fase di test è aperta solo agli sviluppatori americani. Quando sarà stato attivo iTunes Music Match costerà 25 dollari all’anno.
Grazie della segnalazione ad Alessandro Marino.
