Apple ha impedito allo sviluppatore dell’app “Hey” per iPhone e iPad (un client per la gestione di un servizio di posta elettronica in abbonamento) di offrire un aggiornamento sull’App Store.
David Heinemeier Hansson, co-fondatore e CTO di Basecamp (l’azienda che sviluppa “Hey”), su Twitter lamenta la situazione spiegando che la versione 1.0 dell’app era stata approvata ma la versione 1.1 è stata rifiutata dal team di Apple che si occupa di controllare le app prima di consentire la distribuzione.
Hey, come accennato, è un servizio di posta elettronica in abbonamento. L’abbonamento non può essere attivato dall’app ma l’utente deve farlo direttamente dal sito web dello sviluppatore e poi effettuare il login usando le sue credenziali nell’app. Questo meccanismo consente allo sviluppatore di scavalcare il pagamento della commissione del 15-30% che Apple ottiene per ogni abbonamento.
Il sito 95to5Mac riferisce che i revisori dell’App Store non hanno accettato la versione 1.0.1 e neanche la versione 1.0.2 dell’app “Hey”, citando come causa le indicazioni al punto 3.1.1 delle linee guide di Apple per l’App Store. In questa sezione delle linee-guida di Apple sono indicate le istruzioni che gli sviluppatori devono seguire per gli acquisti in-app se vogliono vendere beni digitali o servizi.
Hey non offre la possibilità di abbonarsi usando gli acquisti in-app; per Apple il sistema previsto dagli sviluppatori di “Hey” non è corretto e se non si sfrutta il sistema previsto specificatamente dall’App Store, l’app può essere rimossa. Apple ha successivamente comunicato allo sviluppatore che gli utenti già abbonati al servizio possono effettuare il login normalmente ma che l’eventuale sistema di pagamento del servizio deve avvenire con il sistema degl acquisti in-app.
Gli sviluppatori di Basecamp non vogliono mollare. “Non accadrà mai, neanche tra un milione di anni, che paghi ad Apple un terzo delle nostre entrate”, ha riferito Heinemeier Hansson, al sito Protocol. “È osceno, criminale e spenderò ogni dollaro che abbiamo o guadagneremo per distruggere questo sistema finché non otterremo qualcosa di meglio”.
Hansson è stato sempre critico nei confronti di Apple e altre aziende IT. Lo scorso anno ha testimoniato di fronte al Congresso nel corso di un’udienza per indagare su comportanti anticoncorrenziali dei vari big del settore. Ieri la a Commissione europea ha annunciato l’avvio di due indagini antitrust su Apple, una per pratiche anti competitive che riguardano il negozio digitale App Store, l’altra sul sistema di pagamenti digitali Apple Pay.