Il Consiglio di Amministrazione di Apple è stato rieletto all’unanimità nel corso dell’annuale incontro con gli azionisti; sono state bocciate le proposte di alcuni azionisti della società su vari argomenti, inclusa quella che prevedeva il taglio completo dei gas serra entro il 2030 (“un doppione delle esistenti policy” secondo i manager di Cupertino) e quella di un gruppo legato all’estrema destra americana che chiedeva di mettere in discussione le attività della Mela in paesi quali Arabia Saudita, Qàtar, Nigeria ed Emirati Arabi Uniti.
Il board è stato ad ogni modo eletto con il numero minimo di voti. All’elezione degli amministratori erano presenti, tra gli altri, l’ex Vicepresidente degli Stati Uniti Al Gore, il CEO di Disney Bob Iger e il presidente del consiglio di amministrazione ed ex CEO di Genentech, Arthur D. Levinson. Era ovviamente presente anche il CEO Tim Cook che ha fatto qualche commento sulla battaglia in corso con l’FBI sul discorso cifratura smartphone e affermato che la lotta con il governo USA “non ci spaventa”.
All’incontro era presente anche Jesse Jackson: il politico, religioso e attivista statunitense ha lodato Apple per i miglioramenti in termini di diversità tra i dipendenti dell’azienda e i dirigenti.
A una specifica domanda, il CEO Tim Cook non ha detto nulla di nuovo per quanto riguarda l’Apple Car ma fatto capire che se l’azienda sta lavorando su qualcosa del genere, non sarà disponibile prima di qualche anno (in linea con le indiscrezioni che parlano di 2019 o 2020 come data per l’avvio della produzione).