Apple ha già rivisto verso il basso gli ordini di iPhone 6s destinati a costruttori, fornitori e assemblatori, un adeguamento che allinea il numero di iPhone 6s prodotti con la domanda di mercato, inferiore alle previsioni di Cupertino. Questa volta a riferire di un calo nelle vendite di iPhone 6s non è una indiscrezione, bensì la previsione di Credit Suisse nel suo ultimo report destinato ai clienti relativo al business di Cupertino.
La società specializzata in servizi finanziari ha già diminuito il numero totale di iPhone venduti previsto per il 2016: invece dei precedenti 242 milioni ora ridotti a 222 milioni, un calo del 10% che, sempre secondo Credit Suisse, Apple avrebbe già rilevato, riducendo a sua volta gli ordini di produzione di iPhone 6s per una percentuale identica. Più precisamente il report indica a 80 milioni gli iPhone 6s ordinati da Cupertino per il trimestre in corso che si conclude a dicembre, e 55-60 milioni di terminali per il trimestre di marzo.
Non è la prima volta che emergono indicazioni di un possibile calo di vendite e di ordini di iPhone 6s, in realtà indiscrezioni e analisi circolano fin dai primi giorni di lancio degli smartphone Apple di ultima generazione. Apple ha annunciato vendite record di 13 milioni di iPhone 6s nel primo weekend di lancio, risultato per lo più dovuto all’inclusione della Cina per la prima volta nel primo lotto di lancio. Dati e previsioni, che devono essere verificati con i risultati e rilevazioni in corso, indicano un calo compreso tra il 10-15% rispetto a quelli registrati da iPhone 6 nel 2014.