Il sottosuolo del Congo è ricco di Columbite e Tantalite, minerali che costituiscono il coltan, una materia prima usata per la costruzione di interruttori, computer, console per videogiochi e cellulari, ottimizzando il consumo della corrente elettrica ed è uno degli elementi che contribuisce alla durata della batteria. L’80% dei depositi di questi minerali sono nel Congo e l’estrazione di questi preziosi materiali è all’origine della guerra civile nel Paese. Il coltan ha, infatti, grande importanza economica e strategica ed è richiestissimo dalle industrie che creano dispositivi elettronici, informatici, dall’industria aereospaziale. Negli ultimi anni il valore del minerale è cresciuto a smodatamente e la popolazione coinvolta nella raccolta lavorano fino allo sfinimento fisico nelle miniere solo per sfamare esercito e ribelli che hanno trovato nel minerale un’inesauribile fonte di arricchimento.
Derick Rhodes, un lettore di Wired, ha mandato a Steve Jobs un’e-mail per chiedergli se per la costruzione dell’Phone 4 i fornitori di Apple utilizzano materie prime provenienti da aree nelle quali sono in corso sanguinosi conflitti. La risposta non si è fatta attendere e Jobs ha replicato che Apple richiede ai fornitori una certificazione scritta con la quale si attesta l’utilizzo di materiali “conflict free”. “Onestamente” dice Jobs, “non c’e’ modo di esserne sicuri e fino a quando qualcuno non inventa un metodo per tracciare chimicamente i minerali dalla sorgente mineraria è un problema di difficile soluzione”.
[A cura di Mauro Notarianni]