Un sistema di ricarica innovativo per l’iWatch? È il New York Times a riportare che Apple sta studiando varie tecnologie specifiche per il dispositivo da polso: ricarica senza fili, un display ricurvo e l’integrazione di mini pannelli solari: tre tecnologie che finora Cupertino non ha usato in nessun prodotto.
L’efficienza energetica è diventata un ostacolo per i produttori che vogliono soddisfare quanto si aspettano potenziali acquirenti di prodotti indossabili di nuova generazione. Stando a quanto riporta il giornale, il fondatore di Nest Tony Fadell e “padre dell’iPod”, ha affermato che da anni Apple cerca di integrare una batteria smart negli iPhone e iPod, comprese varianti con pannelli solari ma finora non sono state individuate tecnologie adeguate che ne avrebbero permesso l’uso. Uno dei problemi è che molte persone tengono il cellulare e altri oggetti in tasca o in borsa, rendendo inefficace o poco pratico il potenziale sistema di ricarica. Con un dispositivo da portare al polso le cose potrebbero essere diverse.
Apple ha brevettato varie tecnologie nell’ambito del solare ma avrebbe pensato di integrare anche altre metodologie per la ricarica dell’iWatch, inclusa l’induzione elettromagnetica senza fili; anche in questo caso Apple possiede vari brevetti specifici, così come molti altri insoliti brevetti compreso uno che prevede il movimento, sulla falsariga dei vecchi orologi automatici al quarzo che si ricaricavano usando un rotore che oscillava seguendo il movimento del polso.
Apple sembra però intenzionata a fare qualche cosa di più ricercato, almeno stando alla lista delle assunzioni in merito. A Cupertino sono arrivati vari esperti nel settore del risparmio energetico e nel design di batterie provenienti da società quali Tesla, Toyota e A123 Systems; ricordiamo che ad agosto dello scorso anno ha anche acquisito Passif Semiconductor, una società specializzata in chip radio a basso consumo e che vanta tecnologie da sfruttare in abbinamento al Bluetooth LE, l’ultima versione del protocollo studiata per operare a una distanza ridotta e assorbire anche una quantità molto bassa di energia.