Non è la prima volta che Apple finisce davanti a un tribunale statunitense per l’annosa questione degli incidenti d’auto provocati dall’uso di iPhone alla guida. Negli scorsi giorni i legali di Cupertino hanno difeso la posizione della multinazionale in una class action in cui Apple è accusata per l’assenza di blocchi automatici che impediscano l’uso di iPhone alla guida.
Si tratta di un procedimento legale avviato da Julio Ceja: secondo il cittadino USA Cupertino privilegia profitti rispetto alla sicurezza dei propri clienti. La class action parte da un incidente in cui è rimasto coinvolto Ceja, provocato da un altro guidatore distratto mentre scriveva messaggi con iPhone alla guida.
La posizione deI legali di Cupertino è chiara, come riporta UberGizmo, e in sostanza ribadisce quanto già sostenuto in difesa in un altro caso simile precedente: il costruttore del dispositivo non può essere considerato responsabile per gli incidenti dovuti alla distrazione dell’autista. In definitiva la responsabilità cade proprio sull’autista che è obbligato condurre il veicolo evitando l’uso di iPhone alla guida.
Nei procedimenti precedenti il tribunale ha dato ragione a Cupertino: in un caso il giudice ha dichiarato che è una decisione del guidatore condurre il proprio veicolo in modo negligente, paragonando l’uso di iPhone al volante alla guida in stato di ebrezza. Se una persona guida verso casa ubriaco e si verifica un incidente la colpa non è del produttore di alcolici, così come Apple non è da ritenersi responsabile nel caso di incidenti provocati da guidatori distratti mentre usano iPhone alla guida.
Anche se finora Cupertino non è mai stata incolpata per questo tipo di incidenti, così come nessun altro costruttore di smartphone, Apple ha deciso di introdurre una nuova modalità non diturbare alla guida in iOS 11 che blocca notifiche, messaggi e anche le telefonate in ingresso quando il dispositivo rileva che l’utente è al volante. Per ulteriori dettagli sul funzionamento rimandiamo a questo articolo.
