Nelle scorse ore Apple ha registrato il dominio PrivacyIsImportant.com: il sito web non risulta ancora disponibile ma è probabile che Cupertino possa utilizzarlo presto per una nuova campagna di marketing. Operazioni simili sono già state effettuate più volte dalla società con diverse iniziative, sia online che nel mondo reale.
La registrazione del dominio PrivacyIsImportant.com trapela dal database consultabile online WHOIS ed è recentissima. La registrazione porta la data di lunedì 4 marzo. Tenendo presente che occorrono alcune ore o fino a un massimo di un paio di giorni perché la registrazione venga rilevata da tutti i motori di ricerca, in alcuni casi inserendo l’indirizzo web in questione, viene indicato all’utente che il dominio è ancora libero e che risulta ancora disponibile per la registrazione.
In realtà amministratore, nome della società, indirizzo, numero di telefono e altri contatti ancora risultano tutti associati alla multinazionale di Cupertino e ad Apple Park. Il nome del registrante non è Apple ma CSC, una società specializzata nella gestione e protezione dei nomi di dominio per conto delle grandi società statunitensi.
Il dominio PrivacyIsImportant.com, la cui registrazione è stata segnalata da MacRumors, e la grande attenzione di Cupertino sul tema della privacy e riservatezza dei dati non lasciano spazio ad alcun dubbio: la società potrebbe impiegarlo per un sito di informazioni sulla privacy offerta dai dispositivi, computer ed ecosistema Apple, presumibilmente per una nuova iniziativa o campagna di marketing.
Apple è stata tra i primi colossi IT a schierarsi a favore di una tutela della privacy spinta, con policy severissime circa il trattamento dei dati degli utenti, con regole e limiti autoimposti in controtendenza con quanto visto soprattutto nei primi anni e con la grande crescita delle piattaforme social.
In svariate occasioni, conferenze, interviste e interventi Tim Cook si è posto come strenuo difensore del diritto alla privacy e riservatezza dei dati personali degli utenti. L’amministrtore delegato di Cupertino lo ha definito come un diritto fondamentale, accusando senza mezzi termini società e operatori del settore che invece hanno basato il proprio modello di business proprio sulla raccolta, gestione, diffusione e commercializzazione dei dati raccolti dagli utenti.
Tutto ciò è ben evidenziato nei materiali di marketing e di comunicazione che Apple dedica a iPhone, iPad e Mac, fino ad arrivare alla recente campagna There’s more to iPhone di cui abbiamo già parlato.