Oggi è l’ultimo giorno di Apple nel Nasdaq, da domani, come annunciato sarà quotata nel Dow Jones, l’indice dei titoli più rappresentativi dell’economia americana.
Del passaggio e del suo valore, più che altro simbolico, abbiamo già detto. Si tratta di un vero e proprio segno dei tempi, che riconosce in maniera concreta e visibile, il peso di Apple nel sistema produttivo americano. È interessante anche notare che Apple sarà l’azienda con capitalizzazione più elevata, 737 miliardi di dollari, scalzando Exxon le cui azioni, anche per la crisi del mercato del petrolio, oggi valgono circa la metà di AAPL. Exxon non è la sola società che si può usare per mettere in luce il significato dell’ingresso di Apple nel Dow Jones. Apple prenderà infatti il posto di AT&T, società quotata nel listino dei titoli top fin dal 1915. Questo passo potrebbe essere interpretato come la resa del sistema della vecchia telefonia tradizionale alla tecnologia mobile del nuovo millennio, rappresentata dalla rivoluzione di iPhone, protagonista assoluto della scalata commerciale e finanziaria di Apple degli ultimi anni. Per altro AT&T fu la prima società telefonica al mondo ad avere iPhone nella sua offerta.
Le altre aziende parte dell’indice sono 3M, American Express, Boeing, Caterpillar, Chevron Corporation, Cisco Systems, Coca-Cola, DuPont, ExxonMobil, General Electric, Goldman Sachs, Home Depot, Intel, IBM, Johnson & Johnson, JPMorgan Chase, McDonald’s, Merck, Microsoft, Nike, Pfizer, Procter & Gamble, The Travelers Companies, United Technologies Corporation, UnitedHealth Group, Verizon Communications, Vis,a Wal-Mart e Walt Disney. L’entrata al Dow Jones non dovrebbe avere un’impatto significativo sulle azioni della Mela se non forse un piccolo incremento. Il peso relativo delle azioni di Apple sull’intero indice sarà di poco inferiore al 5 per cento, precisamente del 4,66%, questo per via del prezzo molto elevato delle sue azioni, che hanno superato i 125 dollari ad azione alla scorsa chiusura.