Almeno per il momento nessuno mette in discussione il dominio di Nvidia sui chip per l’Intelligenza Artificiale, ma sta di fatto che tutti i principali colossi della tecnologia abbiano già a disposizione, oppure stiano progettando, chip AI proprietari: ora è la volta anche di Apple in collaborazione con Broadcom.
Microsoft, Google, Amazon, Tesla e altri ancora sono arrivati prima. Forse anche perché i primi passi intrapresi da Apple in campo AI prevedono l’impiego dei processori serie M in server ridotti all’osso per massimizzare prestazioni, efficienza e sicurezza.
Vista la lunga e vasta esperienza di Apple nella progettazione di chip, può sorprendere la collaborazione con Broadcom. Secondo The Information Cupertino punta alla tecnologia di rete Broadcom, indispensabile per reti ed elaborazione AI.
La società è partner commerciale di Apple da lungo tempo per la forniture di parti e componenti. Come spesso accade per collaborazioni e progetti che coinvolgono Cupertino, anche solamente anticipato, il titolo Broadcom è subito aumentato in borsa. Il chip AI proprietario di Apple con nome in codice Baltra, da una isola dell’arcipelago della Galapagos, sarà costruito con processo N3P di TSMC con rilascio previsto per l 2026.
Nel mercato dei chip AI l’evento dell’anno è l’arrivo dei primi sistemi Nvidia GB200 con architettura Blackwell che promettono un consistente aumento delle prestazioni e riduzione dei consumi rispetto ai modelli precedenti. Tra i primi a ricerverli ci sarà Elon Musk per il super computer Colossus di xAI.
Per il momento sembra che nessun altro costruttore sia in grado di raggiungere le prestazioni di Nvidia in campo AI. I chip proprietari che molti colossi tech impiegano e progettano sono creati per applicazioni specifiche e campi di impiego più ristrettii dove offrono prestazioni elevate, consumi e costi inferiori rispetto a Nvidia.
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