I lockdown che si stanno susseguendo in questi giorni in Cina potrebbero essere un problema anche per Apple. L’azienda infatti ha le carte in regola per poter spostare la produzione di iPhone e Macbook altrove per un breve periodo, ma se i blocchi dovessero durare “mesi” la situazione potrebbe precipitare.
Le autorità cinesi hanno già ordinato ad aziende come Pegatron di interrompere la produzione: allo stato attuale il fornitore di Apple potrebbe non essere autorizzato a riavviare le fabbriche fino all’inizio di maggio e già questo come abbiamo visto è stato sufficiente a far slittare le consegne dei computer di almeno un mese.
Secondo Reuters è possibile che la sola Pegatron potrebbe mancare la produzione di 6-10 milioni di iPhone qualora i lockdown dovessero protrarsi oltre i due mesi. Shanghai si sta già avvicinando alla sua terza settimana di blocco: secondo alcune voci provenienti dalle fabbriche locali, sono stati indicati i passaggi e le procedure da seguire per le riaperture, ma ad oggi non è stata comunicata alcuna data.
Secondo il responsabile della ricerca Trendforce, Forrest Chen, un ritardo di alcune settimane sarebbe superabile, ma di più diverrebbe un problema. «Se il lockdown dovesse durare più di due mesi, non ci sarebbe modo di riprendersi: a quel punto, dopo la revoca del blocco, ci sarebbe una carenza di clienti».
Secondo quanto dichiarato recentemente da alcuni fornitori, tra cui ad esempio Unimicron Technology Corp, i lockdown attuali per ora hanno avuto solo un impatto molto piccolo sulla produzione. Compal, che produce una buona parte degli iPad di Apple, ha fatto sapere che la produzione nel suo stabilimento di Kunshan è stata interrotta, mentre quella dei computer prosegue, ma è difficile fare una stima dell’impatto che questi blocchi avranno nel lungo periodo.
Nel frattempo, né Apple né i suoi fornitori hanno commentato la vicenda. Tra due settimane (giovedì 28 aprile, ndr) la società di Cupertino annuncerà i risultati finanziari trimestrali e potrebbe essere una buona occasione per chiarire il quadro della situazione ai suoi investitori.