Cominciano ad arrivare nuove recensioni di Apple Pro Display XDR, il display Retina 6K da 32″ da abbinare a Mac Pro, schermo professionale che vanta caratteristiche di particolare interesse nell’ambito dei moderni flussi di produzione per foto e video digitale, permettendo di avere la stessa qualità dell’immagine dallo shooting, alla postproduzione. Il prezzo può fare storcere il naso ma alcuni ritengono che è persino troppo basso rispetto ad esempio “display di riferimento” da 30.000 dollari e anche 40.000 dollari di Sony e Flanders Scientific.
PCMag ha testato il prodotto di Apple, affermando che il reference monitor in questione è una gradita aggiunta nella crescente nicchia di pannelli pensati per l’ambito prosumer e delle produzioni professionali. Questa classe di prodotti offre accuratezza dei dettagli, modalità di riferimento e calibrazione affidabile, a prezzi alti ma con risultati che non hanno confronti con le alternative tradizionali.
Nelle prove è stata misurata la copertura Adobe RGB, evidenziando gli “eccellenti” risultati di Apple Pro Display XDR con il 96,7% di copertura, superiore a prodotti concorrenti quali Acer Predator X35 (80%), ASUS ROG Strix XG438Q (83%) e Razer Raptor 27 (89.2%); unica eccezione il Dell U3219Q 4K che ha evidenziato valori del 98.1%.
Il gamut con DCI-P3 permette di misurare quanto accuratamente il monitor è in grado di visualizzare film e contenuti per la TV nelle app creative professionali, evidenziando dati che distinguono nettamente il prodotto di Apple da altri. PCMag parla di un record assoluto rispetto a tuttii monitor fin qui testati nei loro laboratori, con una copertura estesa del 98,7%, elemento che distingue il prodotto di Apple da altri, superiore anche all’Alienware 55, monitor OLED da 55″ per il gaming venduto a 4000 dollari, al secondo posto per quanto riguarda la gamma cromatica con il 96,5%.
Per quanto riguarda la luminosità, il Pro Display XDR è stato in grado di visualizzare contenuti con burst d picco di 1560,9 nits in HDR, valore vicinissimo ai 1600 nit di luminosità indicati da Apple. Lodi anche per i livelli del nero, grazie anche al sistema FALD a zone: 0,04: il valore più basso registrato all’infuori dei display OLED. Il contrasto non è infinito (dove la tecnologia OLED non teme paragoni) ma anche con la luminosità minima di 499 nit nelle prestazioni SDR, il display offre un rapporto di contrasto di 12.460:1.
Apple vanta colore a 10 bit reali, spiegando che il Pro Display XDR permette di produrre più di un miliardo di sfumature con estrema accuratezza e un sofisticato algoritmo che permettono di ottenere la massima qualità cromatica possibile.
Per valutare la fedeltà dei colori visualizzati viene utilizzata la formula dello spazio colore L*a*b* che permette di quantificare le differenze fra i colori. Calcolando la distanza fra due colori in un particolare spazio di colore (tipicamente si usa lo spazio di colore L*a*b*) si può ottenere un valore che indica la differenza. Questo valore è chiamato “Differenza di colore”, “Delta E” o anche “dE”. Più basso è il valore dE di un monitor, più accurata è la riproduzione dei colori sul display. I test con tutti e tre i preset possibili (sRGB, Adobe RGB e DCI-P3) con Apple Pro Display XDR hanno evidenziato il valore di 0.68 dE. Qualsiasi valore inferiore a 1 è considerato di alto livello.Nella recensione di PCMag si evidenzia che il display è calibrato da Apple e non è al momento possibile intervenire manualmente. È possibile calibrare Pro Display XDR per varie esigenza: dai video in HDR, HD o SD al cinema digitale, fino ad altri usi più generici come fotografia, web design, grafica e stampa. Basta scegliere – via software – una modalità, e il display si riconfigura con le impostazioni specifiche di spazio colore, punto di bianco, gamma e luminosità. La Mela ha fatto ad ogni modo sapere che, con futuri aggiornamenti, sarà possibile creare modalità di riferimento personalizzate ma probabilmente sarà difficile ttenere impostazioni migliori di quelle predisposte in fabbrica.
Apple spiega che Pro Display XDR è ottimizzato “per soddisfare, e superare, gli standard di settore” e che ogni schermo è sottoposto” a una calibrazione del colore all’avanguardia”: ciascuno dei 576 LED viene calibrato individualmente e ha un suo profilo di luce memorizzato. Un algoritmo usa poi queste informazioni per determinare l’esatta intensità luminosa a cui modulare ogni LED per produrre la migliore immagine possibile.
Nota negativa l’impossibilità di controllare alcuni elementi con controlli fisici (si fa tutto via software dalle Preferenze di Sistema), elemento che avrebbe semplificato l’uso con i PC (Apple ad ogni modo forniscedriver per l’uso con Windows dalla partizione Boot Camp).
La conclusone della recensione è semplice: Apple Pro Display XDR offre esattamente quello che promette, modalità di riferimento, calibrazione affidabile e tutto quel che serve per consentire nuovi livelli di efficienza nei moderni flussi di produzione per foto, video e immagini dei professionisti che usano Mac.
Il monitor Apple Pro Display XDR si acquista da questa pagina di Apple Store. Per specifiche e dettagli tecnici rimandiamo a questo articolo di macitynet.