La battaglia in tribunale tra Apple ed Epic Games non è finita e la multinazionale di Cupertino ha risposto presentando il suo ricorso presso la Corte d’ Appello degli Stati Uniti d’America per il Nono Circuito. Sia Apple, sia Epic hanno deciso di impugnare la sentenza originaria giacché nessuna delle due società è rimasta soddisfatta del provvedimento che ha chiuso il primo grado di giudizio nella causa.
La sentenza ha stabilito che Epic ha violato il contratto implementando un sistema di pagamento alternativo nel gioco Fortnite, obbligando al pagamento del 30% (circa 3,5 milioni) delle entrate raccolte ad Apple, ritenendo che non si può concludere che Apple sia un monopolista ai sensi delle norme vigenti, ma che quest’ultima avrebbe tuttavia posto in essere pratiche anticoncorrenziali.
Nel “opening brief” (l’atto di appello di citazione della parte vincente in primo grado), Apple sostiene che Epic Game abbia perso la causa non per via di vizi formali, ma per accuse di condotta anticoncorrenziale “infondate” e “senza precedenti”.
“Epic ha costruito il caso su testimonianze che mancano di credibilità, inaffidabili o su testimonianze totalmente carenti di una base probatoria, disposte a fare autentiche acrobazie a supporto del risultato auspicato”. Ancora, spiega sempre Apple, durante il processo, le teorie di Epic si sono rivelate “artificiose”, “mal concepite” e controverse, riferendo ancora che ogni volta Epic “non è riuscita a dimostrare”, “non è riuscita a convincere”, “non è riuscita a produrre”, “non è riuscita a presentare””, “non è riuscita a mostrare”, “non è riuscita a persuadere” e provare le circostanze del suo caso.
Secondo Apple, Epic Games vuole sfruttare il processo di appello per provare a “cambiare la narrativa” giacché non può evidenziare errori nella sentenza originale del tribunale distrettuale. Per cercare di vincere in appello, Epic deve dimostrare senza dubbio che le conclusioni de primo giudice erano errate, e secondo Apple questo non succederà.
A settembre dello scorso anno, Apple aveva comunicato a Epic che il gioco Fortnite, oggetto del contendere in tribunale, non sarà riammesso su App Store, almeno fino alla conclusione della disputa legale. Il CEO di Epic aveva parlato a questo proposito di ulteriore mossa anticoncorrenziale di Apple, ma il giudice non aveva effettivamente stabilito alcun obbligo in tal senso, per cui la Mela non ha per il momento alcun obbligo di riammettere Fortnite.
Ricordiamo che la causa madre relativa alle commissioni del 30% e ai metodi di pagamento alternativi è quella che vede contrapporti Epic ad Apple. Tutti gli sviluppi della vicenda sono disponibili da questa pagina.