È facile farsi trasportare dall’entusiasmo e dalla fantasia quando si può contare su una capitalizzazione che ha toccato quota 800 miliardi di dollari e riserve di liquidità per oltre 250 miliardi di dollari, una eccitazione condivisa da numerosi analisti ma non da Apple. Per anni svariate società di analisi hanno suggerito a Cupertino di comprare Tesla, Disney e anche Netflix ma ora un nuovo report di UBS è un po’ in controtendenza.
Secondo Steven Milunovich e Benjamin Wilson è poco probabile che Cupertino si cimenti in una mega acquisizione, questo a causa di una “cultura aziendale insolita” in grado di rendere l’integrazione tra le due società più complessa e impegnativa, lasciando così sottintendere la possibilità di un fallimento. Così anche se Disney rappresenterebbe l’acquisizione ideale per far diventare Apple un colosso unico sul pianeta per tecnologia, contenuti e distribuzione, Tesla per risolvere in un colpo solo tutti i problemi di Apple Car e balzare in cima tra i costruttori di veicoli elettrici a guida autonoma, infine Netflix per surclassare Amazon e non solo in termini di contenuti digitali, per UBS nessuna di queste società rappresenta l’acquisizione ideale per Cupertino.
Così per i due analisti, riportati da Business Insider, anche se una mega acquisizione da parte di Apple è poco probabile, non è escluso che Cupertino si decida per questa mossa sorprendendo tutti. Questo perché da sempre nel DNA e nella strategia di Apple è fondamentale offrire qualcosa non solo di nuovo ma anche di unico sul mercato, nel pieno rispetto della filosofia “Think Different” che da sempre contraddistingue la multinazionale di Cupertino. Fin qui analisi e riflessione non fanno una grinza, peccato però che tra i suggerimenti proposti da UBS le tre società sopracitate e subito scartate rientrano alla perfezione. Il report suggerisce infatti che Cupertino potrebbe decidersi per una mega acquisizione solo per una società in posizione molto avvantaggiata rispetto ad Apple nei campi dei trasporti, della realtà aumentata o virtuale, nella salute, nell’automazione per la casa e forse nei contenuti.