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Apple potrebbe smettere di vendere i prodotti Fitbit

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E’ probabilmente tra i bracciali smart più popolari e venduti ad oggi ma ha un difetto: è un concorrente, anche se abbastanza alla lontana di Apple Watch e questo potrebbe costargli caro. Il riferimento è al Fitbit, una popolare smartband, compatibile, oltre che con Android e Windows Phone, anche con iOS, da sempre rappresenta una sorta di piattaforma di riferimento, ma che, secondo Recode, Apple potrebbe cancellare dai propri canali ufficiali.

Per ora (e anche in futuro, almeno dal fronte Apple) è difficile sapere di più. Ma se la voce raccolta dal sito americano è vera, sembra di poter riferire la decisione ad una rotta di collisione tra le strategie di Cupertino, indirizzata agli indossabili,ormai tracciata. Da parte sua va detto che Fitbit, per strategie da una parte comprensibili, ma dall’altra parte certamente “dannose” nell’ottica di una collaborazione con Apple, non ha fatto molto per tenere aperti i canali visto che ha subito detto di non avere intenzione di supportare HealthKit, le API che permetteranno di interfacciare i dispositivi hardware di terze parti con Salute, l’app di iOS 8 che funge da registratore centrale per tutti i dati relativi a salute e fitness.

Fitbt in questa scelta opera se non in solitudine, almeno in contrasto con altri competitor, tra cui Strava, Withings, iHealth, Jawbone Up e MyFitnessPal che hanno già aggiornato i propri prodotti, consentendo agli utenti di inviare i dati raccolti a HealthKit. Forse Fitbit si sente forte per i dati vendita: secondo l’NPD Group, Fitbit ha venduto ben 3,3 milioni di dispositivi solo negli Stati Uniti tra aprile 2013 e marzo 2014, rivendicando così quasi il 70 per cento della quota di mercato, mentre Nike FuelBand e Jawbone Up concorrono a formare il restante 30%. Ma il problema è che una larga parte di questa percentuale è certamente ottenuta grazie ad iPhone e al suo econosistema oltre che i canali di vendita di riferimento di Apple, tra cui Apple Store. Essere tagliati fuori da essi potrebbe ribaltare questa situazione.

FitBit potrebbe non essere comunque l’unico partner ad essere “sanzionato”.  Quando Apple Watch arriverà sul mercato nei primi mesi del 2015, con un prezzo a partire da 349 dollari sarà interessante vedere se Apple deciderà di interrompere la vendita sui propri canali anche di altre smartband per il fitness, come Nike+ FuelBand. Nike ha sempre avuto forti legami con Apple e il sistema operativo mobile iOS, anche se tuttavia la scorsa primavera Nike ha ridotto le risorse da destinare alla divisione FuelBand, proprio in virtù dell’annuncio di Apple Watch, che potrebbe affondare la popolarità di indossabili terze parti dedicati al fitness.

Ad ogni modo, ai “microfoni” di Recode, il team Fitbit ha dichiarato di attendersi un periodo natalizio molto favorevole, con un sostanziale incremento nelle vendite. Chissà che non sia l’ultimo Natale felice per i braccialetti fitness terze parti.

Se volete acquistarne uno, qui potete leggere la recensione di Macitynet relativa a Fitbit Flex, mentre a questo indirizzo quella del Fitbit One.

fitbit

 

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