Nonostante abbia apportato all’azienda 2.2 miliardi di dollari di fatturato nel solo anno fiscale 2019, Broadcom sembra intenzionata a vendere la divisione chip RF wireless: tra i potenziali acquirenti si vocifera il nome di Apple. Se l’operazione andasse in porto Cupertino affiancherebbe alla nuova divisione chip modem, costituita anche con l’acquisizione da Intel, un altro elemento fondamentale per progettare internamente chip modem e soluzioni complete per la connettività cellulare.
L’indiscrezione è riportata dal Wall Street Journal che parla di una transazione da 10 miliardi di dollari e riferisce di procedimento ancora nella fase iniziali. La divisione chip RF wireless di Broadcom è ritenuta una delle migliori al mondo in termini di hardware in grado di ripulire i segnali wireless sia negli smartphone che nei dispositivi di rete degli operatori: non è difficile immaginare quale sia l’obiettivo di Apple.
«L’unità RF è leader di mercato nell’ambito dei cosiddetti FBAR (acronimo di “Film Bulk Acoustic Resonators”), moduli in grado di migliorare la ricezione, filtrando segnali radio indesiderati» riferisce il WSJ, spiegando anche che negli ultimi anni questa divisione ha dovuto affrontare una maggiore concorrenza. Qorvo, uno dei rivali, ha sviluppato una tecnologia di filtering alternativa e affidabile, con componenti più miniaturizzate, utilizzabili al posto dei moduli FBAR.
Apple impiega già da tempo componenti di Broadcom per i chip wireless: da soli gli ordinativi di Cupertino arrivano a valere il 25% delle entrate nette di Broadcom, multinazionale che opera nel settore dei semiconduttori, nei circuiti integrati e nelle reti di telecomunicazione. Il piano di Broadcom per la cessione della divisione chip RF wireless, in collaborazione con Credite Suisse per individuare potenziali acquirenti, punta a diversificare maggiormente settori e mercati in cui il colosso opera, riducendo in parte la sua presenza in questo settore per investire maggiormente nel software.
Non è detto che Apple riuscirà ad acquisire la divisione alla quale è interessata. In passato sono circolate voci secondo le quali Intel voleva comprare Broadcom; quest’ultima a sua volta voleva comprare Qualcomm ma è stata bloccata dall’amministrazione Trump.