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Un’attenzione quasi maniacale quella di Apple per la sicurezza, che ancora una volta avrà ripercussioni sul lavoro degli sviluppatori di app, sugli strumenti impiegati e servizi relativi. Ogni singola modifica, da quelle più sofisticate nel codice di app già approvate, così come ogni minimo cambiamento anche nella descrizione testuale dell’app e degli aggiornamenti dovranno necessariamente passare sotto la supervisione di Cupertino prima di una eventuale approvazione.
In realtà le regole cui Apple fa riferimento nelle email inviate agli sviluppatori, esistono fin dalla nascita di App Store, solo che ora sembra che Apple abbia deciso di applicare una interpretazione molto più severa e restrittiva. Nel messaggio diramato nelle scorse ore agli sviluppatori vengono infatti citate due regole piuttosto rilevanti, nello specifico la sezione 3.3.2 dell’Apple Developer Program License Agreement e le linee guida 2.5.2 dell’App Store Review.
Da questo momento saranno sostanzialmente rifiutate tutte le nuove applicazioni o gli aggiornamenti che comprenderanno meccanismi per permettere di aggiornare o modificare anche solo in parte il comportamento delle app al di fuori dell’App Store. Una restrizione che pesa come un macigno per società come Rollout.io, che propone una piattaforma ad hoc che permette di correggere al volo bug, aggiornare dati e rilasciare patch di sicurezza o anche soltanto diagnosticare problemi senza passare per il solitamente lungo processo di revisione di App Store. La regola, dicevamo, non è nuova, ma dopo il caso di San Bernardino farla rispettare è praticamente diventata una priorità per proteggere la privacy e la sicurezza degli utenti. Lasciare questa libertà – sostiene Apple – faciliterebbe eventuali attacchi esterni, «Rappresentando un serio rischio per gli utenti».
Se fin qui risulta difficile contraddire Cupertino, invece qualche dubbio emerge prendendo atto del nuovo blocco imposto da Apple alle modifiche nelle descrizioni su App Store citato da 9to5Mac. Fino a oggi gli sviluppatori potevano infatti correggere un eventuale errore di battitura all’interno della descrizione di un’app o di un aggiornamento, senza dover passare nuovamente sotto il processo di esame della Mela. Ora invece questo “privilegio” è scomparso: senza preavviso Apple ha rimosso queste possibilità di editing delle descrizioni nell’interfaccia di iTunes Connect. Il risultato è che da questo momento qualsiasi cambiamento, anche minimo di testo e descrizione, dovrà essere apportato su una nuova versione dell’app stessa, che dovrà perciò essere inviata per nuovamente per la revisione di Apple.
Aggiornamento 10 marzo 2017: Stando a quanto appena segnalato da 9to5Mac, il sopracitato impedimento relativo alla modifica delle descrizione delle app è sparito. Probabilmente si è trattato soltanto di un bug temporaneo. Gli sviluppatori possono tornare a correggere e perfezionare le descrizioni in tempo reale e senza dover inviare in approvazione nuove versioni delle app.