Lo scorso anno Apple era terza nella classifica Fortune 500: quest’anno la multinazionale di Cupertino perde una posizione, per lo più a causa della flessione delle vendite iPhone registrata lo scorso anno. Anche se Apple è presente ininterrottamente da sette anni nelle primissime posizioni di questa illustre graduatoria delle più grandi multinazionali USA, non è la prima volta che registra movimenti fuori e dentro il podio.
Ricordiamo infatti che anche nel 2018 la multinazionale guidata di Tim Cook era scivolata fuori dal podio collocandosi in quarta posizione, poi recuperata nel 2019. Quest’anno Apple perde una posizione Fortune 500 con un fatturato di 260,174 miliardi di dollari preceduta da Exoon Mobil terza con 264,938 miliardi di dollari, al secondo posto troviamo invece Amazon con 280,522 miliardi di dollari e in prima posizione a grande distanza Walmart con 523,964 miliardi di dollari.
Vale la pena rilevare però che in questo gruppo di testa Apple è la società che ha generato più profitti, pari a 55 miliardi di dollari. Nel profilo dedicato alla multinazionale di Cupertino la testata finanziaria statunitense illustra le ragioni della perdita di una posizione: le vendite di iPhone che rappresentano da sole il 55% del fatturato di tutta Apple sono diminuite del 14%. Nello stesso periodo Cupertino ha registrato un incremento del 16% nel fatturato per servizi e abbonamenti, voce in cui rientrano anche la televisione in streaming Apple TV+ e l’abbonamento per i videogiochi Apple Arcade: al momento i servizi valgono il 18% del fatturato totale di Apple.
La crescita più consistente spetta invece alla divisione indossabili di cui fanno parte Apple Watch e AirPods, che è cresciuta del 41% ma, nonostante l’evidente successo, si tratta del 9% del fatturato complessivo. Tra gli altri classificati illustri del mondo della tecnologia, nella classifica Fortune 500 di quest’anno troviamo Alphabet (Google) 11esima, Microsoft 21esima, Dell 34esima, IBM 38esima, Intel 45esima, Facebook 46esima.
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