Il mercato smartphone rallenta bruscamente fino quasi a fermarsi, tra i primi 5 costruttori top Apple perde più terreno di tutti, nel frattempo volano i costruttori cinesi con percentuali di crescita superiori anche al 100%. Le sorprese non mancano nei dati preliminari IDC sul mercato smartphone mondiale.
Cupertino ha venduto 51,2 milioni di iPhone con un calo del 15,3% ancora una volta imputato allo scarso interesse per iPhone 6s, mentre l’effetto del nuovo iPhone SE sarà visibile solo nei prossimi mesi: tutto questo si traduce con una perdita di quote di mercato del 16,3%. Apple passa dal 18,3% del 2015 all’attuale 15,3% rimanendo il secondo costruttore al mondo alle spalle di Samsung.
Anche la multinazionale dei Galaxy rallenta segnando meno 0,6% nella propria quota di mercato con spedizioni stimate a 81,9 milioni di terminali spinte dai nuovi Galaxy S7 ma anche dagli altri terminali dal prezzo più abbordabile. Ma la vera e più grande sorpresa è rappresentata dai costruttori cinesi Huawei che cresce enormemente con più di 10 milioni di terminali in più che di fatto rimpiazzano la quantità che Apple perde nel trimestre e con Oppo e vivo che completano la classifica dei primi 5 al mondo, spodestando Lenovo e Xiaomi, in precedenza rispettivamente in quarta e quinta posizione.
Dei tre Huawei è la più conosciuta non solo in Cina ma anche all’estero, mentre Oppo e vivo sono presenti sul mercato smartphone dal 2011 ma entrambe meno conosciute all’estero. Punto di forza di questi costruttori è quello di proporre terminali con specifiche premium a prezzi abbordabili ma, per poter sfidare Apple e Samsung, occorre attendere future strategie ed espansione nei mercati più importanti.
Complessivamente nel primo trimestre 2016 sono stati spediti 334,9 milioni di smartphone, una crescita inferiore alle 600mila unità a livello globale rispetto ai 334,5 milioni spediti nello stesso periodo del 2015. Si tratta della crescita più modesta di sempre per questo settore dovuta secondo gli analisti IDC alla saturazione dei mercati nei paesi più sviluppati e anche al rallentamento di Samsung e Apple che da anni dominano la classifica costruttori.