Apple ha appena presentato i nuovi MacBook con trackpad Force Touch ma non ha ancora presentato un nuovo monitor da 27″ con supporto alla risoluzione 5K. L’Apple Thunderbolt Display attualmente in vendita è stato presentato nel settembre del 2011 e supporta una risoluzione massima di 2.560 x 1.440 pixel. Tutti i Mac attuali integrano l’uscita Mini DisplayPort 1.2 nativa senza supporto per la larghezza di banda per la connessione a un display 5K usando un singolo cavo DisplayPort. Quest’ultimo è lo standard sviluppato dalla Video Electronics Standards Association (VESA). L’interfaccia in questione è sfruttata per collegare sorgenti audio/video a dispositivi quali monitor e sistemi Home Theater.
Il Mac Pro e l’iMac 5K supportano il collegamento di display quali il Dell UP2715K sfruttando due connettori DisplayPort (possibilità offerta anche dai vecchi Mac Pro con Nvidia GTX 980). Per il supporto con una sola connessione dei display 5K è necessario sfruttare il DisplayPort 1.3; questa variante (ratificata lo scorso anno), infatti, incrementa la larghezza gestita fino a 32,4 Gbits al secondo consentendo il supporto di display con risoluzione 5.120 x 2.880 pixel usando un solo cavo, senza bisogno di ricorrere a tecnologie di compressione video. Per il supporto di DisplayPort 1.3 Apple deve probabilmente attendere l’arrivo dei chipset Skylake di Intel quando questi saranno disponibili, potrà a questo punto integrare anche il supporto per l’HDMI 2.0. Apple al momento supporta l’uscita video HDMI 1.4 con risoluzione massima di 4.096 x 2.160 a 24Hz, 3.840 x 2.160 a 30Hz e 1080p fino a 60Hz. HDMI 2.0 supporta la visualizzazione di segnali video a 60p 4K (3.840 x 2.160). La maggiore larghezza di banda del segnale offerta dall’HDMI 2.0 supporta video con risoluzioni e frame rate superiori e assicura ulteriori miglioramenti a livello di prestazioni.
Apple potrebbe (ma appare improbabile) integrare nei futuri computer il supporto alla tecnologia G-Sync di Nvidia o alla concorrente Freesync di AMD, tutte e due in grado di sincronizzare la frequenza di aggiornamento con il render rate della GPU permettendo di ottenere frame rate più fluidi e risposte veloci, a livelli non possibili con le tecnologie finora disponibili.