Apple sta probabilmente lavorando per espandere le funzionalità del framework CareKit dedicato alla salute, con funzioni che consentirebbero di gestire la cosiddetta “cartella clinica digitale”, mettendo a disposizione funzioni che tengono conto di garanzie nel processo di conservazione, di sequenze cronologiche, della condivisione e del recupero dei dati clinici.
Funzionalità legate alle cartelle mediche digitali permetterebbero di semplificare la possibilità di ottenere la storia clinica di un paziente in regime di ricovero o ambulatoriale. Lo riferisce CNBC, spiegando che Apple sta “con discrezione” costruendo un team e collaborando con ospedali e altri gruppi per creare un approfondito strumento per i pazienti. Lo strumento in questione permetterebbe di raccogliere elementi clinici, inclusi dati di laboratorio e farmaci prescritti, memorizzati in un formato che potrà essere facilmente condiviso con altre strutture ed enti assicurativi.
Ammesso che l’indiscrezione sia affidabile, non è la prima volta che emergono voci in questo senso: Apple potrebbe volere espandere le funzionalità delle API HealthKit che offrono agli sviluppatori la possibilità di far comunicare fra loro le app per la salute e il fitness, e di Carekit, il framework software progettato per aiutare gli sviluppatori a creare strumenti che offrano agli utenti la possibilità di gestire attivamente le proprie condizioni di salute.
Negli Stati Uniti è in vigore l’Health Insurance Portability and Accountability Act (HIPAA) del 1996, una legge che regola la raccolta e la gestione delle informazioni sanitarie protette. Determinate organizzazioni, denominate “enti coperti”, e relativi soci in affari devono soddisfare le norme previste dall’HIPAA, operando in modo coerente e compatibile con tali normative. Nonostante queste norme, a tutt’oggi non esistono metodi standardizzati per scambiare documentazione medica, e i medici fanno riferimento a PDF allegati a email, fax e altri sistemi.
Bud Tribble, Vice Presidente di Apple responsabile Software Technology, secondo CNBC avrebbe legami con The Carin Alliance, aziende che opera nel settore sanitario e alla guida di un gruppo che si occupa di quella che è stata definita “crisi di interoperabilità”, affrontando problematiche legate alla mancanza di standard di riferimento nel settore.