Apple Pencil è un «dispositivo incredibilmente sofisticato». L’apprezzamento sul lavoro compiuto da Apple sull’accessorio di iPad Pro, arriva da Chipworks, un azienda specializzata in analisi tecniche sotto il profilo dei semiconduttori e della componentistica in generale, dei dispositivi elettronici.
Chipworks ha acquistato la penna per poi smontarla e redigere una dettagliata osservazione di come Apple Pencil è fatta, riscontrando al suo interno un struttura estremamente complessa. In un contenitore lungo 176 millimetri e con un diametro di 9 millimetri del peso di circa 20 grammi (anche se Chipworks parla erroneamente di 1 grammo), ci sono ben 15 processori. I produttori maggiormente rappresentati sono Texas Instruments e STMicroelectronics, quest’ultima azienda italo-francese che è nata e opera con filiali e laboratori di ricerca nel nostro paese. Con quattro processori ciascuna, TI e ST precedono Maxim Integrated Products, Cambridge Silicon Radio, SiTime, Bosch and Fairchild.
STMicroelectronics fornisce quella che, giornalisticamente, potremmo definire la più importante ed innovativa delle componenti: la punta che gestisce la relazione tra la “matita” e lo schermo. Questo elemento contiene una componente marchiata con il numero “8529043 / 343S00008-A1” che, dice Chipworks, non vuole dire nulla perchè descrive una componente generica Apple, ma che sarebbe prodotta dall’azienda italofrancese.
Indizi sulla complessità di Apple Pencil dal punto di vista dell’ingegnerizzazione sono arrivate già settimane fa quando iFixit l’aveva smontata trovando al suo interno una scheda madre di concezione innovativa, piccolissima e piegata in due. All’interno c’è anche una batteria agli ioni di litio (3.82 V, 0.329 Wh) collegata al connettore Lightning. iFixIt aveva già notato il processore “8529043 343S0008-A1”, ma senza essere stato in grado di individuare chi lo produceva.
Chipworks continuerà l’analisi tecnica della Apple Pencil per comprendere esattamente come la punta interagisce con lo schermo.