Vi sono state trattative tra Apple e PayPal che avrebbero potuto consentire a PayPal di diventare il “sistema di pagamento preferenziale” per Apple Pay. Lo riferisce Bank Innovation, spiegando che le trattative furono interrotte dopo che PayPal firmò un accordo con Samsung per attivare un meccanismo di pagamento che sfrutta il sensore di scansione dell’impronta del Galaxy S5.
Apple non gradì la mossa fatta nel frattempo da PayPal, al punto da escluderla completamente dal servizio per i pagamenti mobili annunciato a metà settembre, elencando le carte di credito e debito dei tre circuiti principali, American Express, MasterCard e Visa.
Nella fase delle trattative, la mossa di PayPal fu voluta da John Donahoe, CEO di eBay (società proprietaria di PayPal); l’ora ex presidente di PayPal David Marcus pare fosse categoricamente contrario all’accordo con Samsung, sapendo che questo avrebbe messo a rischio i rapporti con Apple; vinse tuttavia la linea di Donahoe.
Dopo l’annuncio di Apple Pay, PayPal ha cercato di sbeffeggiare Apple pubblicando un annuncio per sminuire il servizio, evidenziando i recenti problemi di privacy di iCloud, suggerendo tra le righe che la propria piattaforma è più sicura.
Come abbiamo già spiegato, non aver incluso PayPal tra i servizi abilitati ai pagamenti con Apple Pay ha avviato quella che sembra annunciarsi una lunga battaglia fra il nuovo servizio che usa il Touch ID di Apple e il più che consolidato PayPal, da decenni leader nei pagamenti online.
Tra qualche settimana, con iPhone 6 e iPhone 6 Plus, Apple Pay sarà disponibile negli USA come aggiornamento gratuito di iOS 8. Oltre ai 258 Apple Store negli USA, alcuni dei principali rivenditori del Paese supporteranno Apple Pay, fra cui Bloomingdale’s, Disney Store e Walt Disney World Resort, Duane Reade, Macy’s, McDonald’s, Sephora, Staples, Subway, Walgreens e Whole Foods Market. Gli utenti potranno pagare beni e servizi, inclusi abbigliamento, elettronica, prodotti per salute e benessere, biglietti e altro, con il Touch ID. Per il pagamento basta un tocco, non serve compilare manualmente moduli o reinserire continuamente le informazioni per la spedizione e la fatturazione; inoltre, i dati della carta restano al sicuro e non vengono condivisi con il rivenditore online.
