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Quattro grandi banche australiane – Bendigo and Adelaide Bank, Commonwealth Bank of Australia, National Australia Bank e Westpac – hanno espressamente chiesto all’australiana Competition and Consumer Commission (ACCC) di boicottare Apple.
In un documento di 137 pagine, citato da CultOfMac, le banche affermano che Apple sta agendo in modo “intransigente, chiuso e dispotico” relativamente alla questione Apple Pay, cercando nel contempo di ottenere benefici dagli esistenti investimenti delle banche nelle infrastrutture contactless della nazione.
“Bloccando qualsiasi possibilità di accesso alle funzioni NFC di iOS da parte di terze parti, Apple cerca di ottenere l’esclusiva sui pagamenti da iOS nel mercato australiano dei terminali esistenti”. “Questa infrastruttura è stata costruita e pagata da banche ed esercenti australiani a beneficio di tutti gli australiani”.
Non è la prima volta che Apple e le banche australiane sono ai ferri corti; in passato Apple ha respinto al mittente accuse simili. Ad agosto di quest’anno la Mela ha risposto all’Australian Competition and Consumer Commission (ACCC), che il mese precedente aveva chiesto l’intervento antitrust contro Apple Pay per consentire di offrire soluzioni di mobile wallet alternative, integrando il supporto a modalità di pagamento di terze parti. La risposta di Apple è che sostanzialmente l’accesso alle tecnologie di portafoglio digitale comprometterebbe radicalmente le misure di sicurezza integrate nei dispositivi della Mela. “Il nostro hardware, il nostro software e i nostri servizi sono profondamente integrati in modo da offrire le più alte misure di sicurezza possibili” ha dichiarato Apple.
La commissione per la concorrenza e i consumatori sta valutando se e come intervenire e una decisione è attesa entro fine mese.
