Apple inizia a muovere i primi passi in Corea del Sud per portare Apple Pay nel Paese: come riporta la redazione di MacRumors, alcuni dirigenti Apple hanno incontrato le autorità finanziarie del luogo, per iniziare le trattative di rito.
Alcune fonti anonime avrebbero riferito al Korea Herald, che direttore legale e consigliere anziano di Cupertino avrebbero incontrato le autorità finanziarie del Paese, già durante il mese di novembre scorso. La discussione, manco a dirlo, si sarebbe concentrata su Apple Pay, ma da allora sarebbe ancora tutto fermo al tavolo delle trattative.
Queste ultime voci alimentano un po’ le indiscrezioni dei mesi scorsi, che hanno sempre creduto nel lancio di Android Pay in Sud Corea, prima di quello del sistema di pagamenti mobili di Cupertino. Anche secondo un’altra fonte anonima locale, Google sarebbe già in trattative avanzate con società come KB Kookmin, Shinhan, Lotte e Hyundai, per sviluppare piattaforme di pagamento online e offline.
Per Apple, invece, il coinvolgimento del governo nell’operazione sarebbe ancora solo agli inizi: Apple Pay in Sud Corea, insomma, è nella fase embrionale, anche a causa di una mancanza infrastruttura idonea, come una piena adozione dei terminali NFC, non presenti in gran parte dei negozi in Corea del Sud. Proprio per questo, la capacità dei sistemi Google, in grado potenzialmente di aggirare l’ostacolo NFC, potrebbe avvantaggiare Mountain View rispetto a Cupertino.
Ancor prima di avere il sostegno del governo locale, Apple Pay dovrà godere del supporto dei i negozi, che dovranno disporre delle tecnologie idonee ad accogliere il sistema di pagamento mobile della Mela.
E’ ancora lontano, dunque, l’accordo con la Corea del Sud, mentre Apple Pay è attualmente disponibile negli Stati Uniti, Regno Unito, Cina, Australia, Canada, Svizzera, Francia, Hong Kong, Russia, Singapore, Giappone, Nuova Zelanda e Spagna. Del resto la Corea del Sud non è territorio facile per Apple, che ha avuto in precedenza problemi per il rilascio locale di Apple Music, per via di leggi restrittive sul diritto d’autore. Anche in Australia, ricorderanno i più, Apple Pay dovette lottare durante la fase di esordio.