Apple Pay è stato attivato su 507 milioni di iPhone e l’incremento nell’adozione anno su anno di questo strumento di pagamento in mobilità che consente di effettuare pagamenti contactless, è del 20%. Lo riferisce Appleinsider citando uno studio della società di investimenti Loup Ventures già lo scorso anno aveva condotto ricerche analoghe.
Loup Ventures stima che 507 milioni di utenti iPhone hanno attivato il servizio Pay, in salita rispetto ai 441 milioni di utenti stimati a settembre dello scorso anno. Un dato che rappresenta una crescita del 15%, in parte merito anche del maggior ricorso ai pagamenti contactless a causa della pandemia da coronavirus.
Stando a quanto riferiscono i numeri prima citati, in pratica Apple Pay è sfruttato dal 51% della base di utenti iPhone. L’analista Gene Munster fa notare anche che la crescita statistica degli utenti non rivela dettagli relativi ai dati delle transazioni, stimando un 30% di crescita rispetto agli ultimi sei mesi.
Lo studio riferisce anche di una crescita del 20% o superiore nell’adozione di Apple Pay da parte di banche e importanti rivenditori. Il 40% tra i dettaglianti più importanti offre Apple Pay su desktop; il 39% offre il servizio da mobile, il 43% consente di richiamare il pagamento dalle app per iOS. Sempre più banche adottano Apple Pay e a settembre 2020 sono 5480 gli istituti che offrono il servizio di Apple globalmente, in salita del 29% rispetto ai 4250 dello scorso anno.
Si stima che Apple Pay sia al momento accettato in 95 su 100 dei principali dettaglianti statunitensi, e dall’85 % di tutti i dettaglianti USA.
Durante la presentazione dell’ultimo trimestre fiscale, Apple non ha indicato dettagli ma il CEO Tim Cook ha detto che il servizio sta andando “eccezionalmente bene”, dichiarando che, per via della pandemia, negli Stati Uniti si potrà assistere a una crescita nell’uso dei pagamenti contactless, con sempre più persone che usano questi sistemi al posto del contante.