Sebbene Apple abbia utilizzato il quartier generale Apple Park come palcoscenico principale per i keynote negli ultimi due anni, c’è ancora molto da scoprire sulla fantascietifica sede della multinazionale di Cupertino. Prova a fare luce su alcuni aspetti un rapporto esclusivo di Wallpaper, che mostra qualcosa in più della vita e del lavoro all’interno di Apple Park.
Wallpaper, da cui riportiamo due fotografie in questo articolo, ha potuto intervistare Evans Hankey, vicepresidente del design industriale di Apple, e Alan Dye, vicepresidente del design dell’interfaccia utente. Entrambi hanno parlato del processo di trasferimento verso Apple Park, dell’influenza di Jony Ive e Steve Jobs per creare il nuovo edificio dell’azienda e di come il design sia sempre stato il fulcro di Apple:
Ci preoccupiamo di realizzare ottimi prodotti, ma abbiamo lavorato altrettanto duramente per creare una grande squadra e una grande cultura. Molto di questo è venuto dall’inizio. Steve ha definito Apple per il suo design. Lo ricordiamo sempre quando diceva che il design non è solo un’impiallacciatura. Non si tratta solo di come appaiono le cose, ma di come funzionano le cose. Dopo tre anni [ad Apple Park], non potevamo credere di più nella visione di avere un Design Team centrale per tutti i prodotti Apple
Sebbene la maggior parte dei prodotti che vediamo oggi non siano stati realizzati negli ultimi tre anni, l’intervista su Wallpaper offre ai fan di Apple la possibilità di capire come l’azienda sviluppa nuovi prodotti, come gli AirPods.
Dye e Hankey usano spesso la parola “umiltà”, specialmente quando Apple entra in nuovi spazi di mercato:
Mentre prodotti chiave come Apple Watch e AirPods potrebbero apparire senza sforzo e completamente formati fin dall’inizio, il lavoro dietro le quinte è stato sbalorditivo (…). Quando lo sviluppo di AirPods è iniziato una decina di anni fa, la ricercatrice sui fattori umani Kristi Bauerly si è trovata a fare ricerche sull’orecchio umano incredibilmente complesse
Abbiamo modellato e scansionato le orecchie, abbiamo lavorato con accademici vicini, concentrandoci sulle orecchie esterne per il design degli auricolari e sulle orecchie interne per l’acustica. Sono state scansionate migliaia di orecchie e solo riunendole tutte insieme l’azienda ha trovato lo “spazio di progettazione” in cui lavorare. Penso che abbiamo assemblato una delle più grandi librerie di orecchie. Il database è il punto in cui inizia il progetto
Anche piccole cose come rimuovere la pellicola termoretraibile di plastica dalla scatola dell’iPhone, che sembra una cosa facile da fare, possono anche essere un “parossismo di autoesame all’interno del team di progettazione, continuano a spiegare gli intervistati.
Le domande di Apple arrivano a studiare accuratamente anche le esperienze di unboxing, e il modo di renderle sempre più accessibili.
Il problema è stato rimuginato, smontato e infine risolto con un elegante meccanismo a linguetta di carta. La modifica consentirà di risparmiare circa 600 tonnellate di plastica durante la vita del prodotto
L’intervista copre anche la tipografia di Apple, la sua rivoluzione fotografica, lo sviluppo di Apple Watch e come Apple Park trasforma la vita dell’azienda. Potete leggere l’intervista completa qui, oltre a dare un’occhiata a tutte le foto disponibili.
Per tutte le notizie di Apple Park, invece, il link da cui partire è direttamente questo.