Da quando è cominciata la costruzione dell’Apple Park – a marzo 2014 l’area sul quale sorge oggi il campus era stata appena demolita, il mese successivo si scavavano già le fondamenta – abbiamo seguito una dopo l’altra tutte le fasi, negli ultimi anni grazie anche alle riprese via drone degli utenti che hanno monitorato le varie aree, seguendo scrupolosamente anche la nascita del teatro dedicato a Steve Jobs e tutte le altre strutture satellite. Eppure, tutto questo potrebbe finire proprio nel momento in cui sarebbe stato possibile seguire i ritocchi finali.
In base a quanto appreso da AppleInsider, la società di Cupertino avrebbe già intensificato la sicurezza lungo il perimetro dell’area, con guardie assunte con il compito specifico di scovare per tempo eventuali persone nelle vicinanze che si accingono a sorvolare il campus con un drone.
Attualmente Apple Park non è presente nella lista delle zone “no-fly” della U.S. Federal Aviation Administration, perciò in base alle linee guida della stessa non sarebbe vietato sorvolare un’area con il drone, purché questo mantenga almeno 360 metri di distanza dalla struttura sorvolata e sia visibile dall’utente che lo pilota per tutta la durata del volo.
Sempre secondo le regole attualmente vigenti nel paese, sopra i 500 piedi di altezza possono volare soltanto gli aerei con pilota, mentre i droni non devono superare i 400 piedi: tuttavia, precedenti controversie in tribunale hanno stabilito che il cielo al di sopra della propria terra è da ritenersi proprio fino ai 365 piedi di altezza, negando così a qualsiasi esterno di accedere a determinate aree con un drone.
Pertanto Apple potrebbe appellarsi a tali precedenti oppure dimostrare in qualche modo che i droni infastidiscono i lavori o violano una delle leggi sulla privacy della California per impedire completamente qualsiasi futura ripresa aerea non autorizzata: il tutto potrebbe anche tradursi in un pagamento di una tassa per ogni drone che sorvolerà il campus, limitando così le “invasioni dal cielo”.
Che Apple da questo momento voglia tenere i riflettori lontani da Apple Park lo si era già intuito dall’asta per il pranzo con Eddy Cue proprio all’interno del campus: per quell’occasione non ci sarà infatti spazio per tour guidati e fotografie alla struttura. Nel frattempo godiamoci il nuovo video di Matthew Roberts che mostra i progressi fatti fino ad oggi: un filmato via drone che, stando a quanto detto fino ad ora, potrebbe perciò essere l’ultimo.