I fortunati che viaggiano in California farebbero bene a pianificare un salto a Cupertino, tappa obbligatoria per gli appassionati Apple, soprattutto ora che sta per aprire il primo vero centro visitatori della Mela: funge da Apple Store con bar e caffetteria, più una grande terrazza da cui è possibile ammirare Apple Park dall’altra parte delle strada, ma a queste attrazioni tradizionali si aggiunge una sorpresa: la possibilità di esplorare virtualmente da cima a fondo il nuovo fantascientifico quartier generale della Mela grazie all’esperienza Apple Park AR, in realtà aumentata.
La sala dedicata all’esperienza Apple Park AR ospita un massiccio modello di Apple Park realizzato in alluminio pesante 5 tonnellate. Nonostante lo sfoggio di metallo e una lavorazione impeccabile, il modellino è assolutamente privo di dettagli per una ragione precisa: serve come base di partenza per esplorare Apple Park AR utilizzando un dispositivo iOS.
Il campo di gioco è una sorta di prima versione di un plastico dove si intravedono Apple Park, lo Steve Jobs Theater, il parcheggio e poche altre strutture in 3D tra le colline di Cupertino, ma è solo inquadrandolo con uno degli iPad messi a disposizione del pubblico che avviene la magia: l’intera superficie prende vita. La terra viene interamente ricoperta dalla vegetazione e sul campus compaiono vetrate, tetti e dettagli, con tanto di persone virtuali che passeggiano lungo le aree pedonali. In questo articolo riportiamo il video di AppleInsider: è una simulazione in tutto e per tutto che permette di guardare più da vicino il territorio circostante in un modo tutto nuovo.
Dall’app è al momento possibile ad esempio cambiare l’ora del giorno e guardare come appare il campus all’alba o al tramonto. Persino di notte, con tanto di luci che si accendono all’interno degli uffici e tutto intorno alle strutture. La simulazione è perfetta: il sole tramonta e le ombre si allungano, rispettando la reale posizione dei punti cardinali. Ci sono anche altre modalità che permettono ad esempio di rimuovere virtualmente i tetti delle strutture per guardare all’interno la disposizione di stanze e uffici, persino delle scrivanie, scoprire il teatro sotto la collina oppure dare un’occhiata a come vengono sfruttati i pannelli solari per l’assorbimento e distribuzione dell’energia tra le varie strutture.
Si tratta di un modello che funge perfettamente da esempio riguardo le potenzialità dell’AR di Apple che si appresta ad entrare su iPhone e iPad a partire da iOS 11. Apple potrebbe in futuro perfezionare il proprio modello inserendo ad esempio una funzione per guardare in AR il campus nel tempo, dalle prime fasi della costruzione fino ai giorni nostri. In ogni caso i campi di applicazione di questa tecnologia sono molto ampi: chiunque, con un po’ di dimestichezza con i software 3D e con la programmazione, potrebbe ricreare un modello virtuale di una struttura o una città reali o perfino immaginari, rivoluzionando il modo di studiare e conoscere il mondo che ci circonda o immaginarne uno tutto nuovo.
Questo sta già avvenendo: Apple ha rilasciato ARKit agli sviluppatori in occasione della WWDC 2017 di giugno e da allora i programmatori stanno creando svariati tipi di app, utility, giochi, e-commerce, con soluzioni e interfacce innovative per provare virtualmente abiti, trucchi e acconciature e visualizzarli realisticamente con la realtà aumentata prima ancora di acquistarli. Manca ormai pochissimo per il gran giorno della AR di Apple: tutti gli iPhone e iPad compatibili, leggi sufficientemente potenti, diventeranno dispositivi AR quando sarà rilasciato il nuovo iOS 11. Finora i più potenti e costosi visori e sistemi VR hanno registrato vendite modeste, forse con l’unica eccezione di PlayStation VR: quando iOS 11 arriverà iPhone e iPad diventeranno in un colpo solo la più grande piattaforma AR al mondo.