Un problema tipico delle aziende, soprattutto quelle più piccole, è la mancanza di liquidità.: l’indisponibilità immediata di denaro contante e/o di diverse altre forme di Titoli di Pagamento può causare seri problemi gestionali. Lo sanno bene soprattutto le imprese e le società più piccole che nel nostro paese arrancano quando devono ricevere pagamenti di vario genere.
Apple, riferisce il Wall Street Journal, è una delle società firmatarie del SupplierPay, iniziativa della Casa Bianca che consentirà di rivedere l’intero processo che caratterizza il pagamento dei fornitori, imponendo alle imprese firmatarie di onorare entro 15 giorni il saldo delle fatture ricevute dai subappaltatori. Oltre a Apple, all’iniziativa hanno aderito anche IBM e Coca-Cola, mettendo fine alla pratica del pagamento a 60 giorni, piuttosto comune negli Stati Uniti (e non solo), riducendo le criticità determinate dei rallentamenti nei flussi di cassa e contribuendo alla riduzione dei crediti commerciali. La Casa Bianca spiega che l’iniziativa permetterà alle piccole imprese di “avere più capitale da investire in nuove opportunità, nuove strutture e assunzioni”.
Nella pagina dedicata alla responsabilità dei fornitori, Apple spiega gli sforzi fatti per eliminare i turni di lavoro prolungati, reso noto l’elenco di fonderie e raffinerie della filiera. La società ha da qualhe tempo fondato la Apple Supplier EHS Academy, con corsi specifici in materia di ambiente, salute e sicurezza (EHS). Lo scorso anno si sono iscritti all’Academy più di 240 dipendenti di oltre 60 fabbriche, che complessivamente danno lavoro a 270.000 persone.